Tagliacozzo. Continua a navigare in acque burrascose l’amministrazione comunale a Tagliacozzo e i protagonisti della vita politica ed amministrativa cittadina sfidano la tempesta. Dopo il vivace consiglio comunale dei giorni scorsi, dal quale la maggioranza del Sindaco Maurizio Di Marco Testa è uscita fortemente indebolita, un susseguirsi di dichiarazioni hanno animato il dibattito politico. Ieri, con una dura nota, i consiglieri del gruppo di maggioranza, Gargano Amicucci e Rapo, avevano chiarito di non essere interessati a poltrone, criticando il sindaco per averli esclusi da importanti decisioni di maggioranza e respingendo al mittente la timida apertura mostrata. A gettare benzina sul fuoco, le dichiarazioni dei consiglieri di minoranza, Pendenza e Giovagnorio, per manifestare la loro indisponibilità a tendere una mano ad un’amministrazione che non ha più i numeri per andare avanti, a cui si aggiungono “gli atteggiamenti di inusuale arroganza del Sindaco e l’inesistenza dell’attività amministrativa, della quale i cittadini hanno già preso atto”. Oggi, ancora le opposizioni all’attacco, con un comunicato, che lascia poco spazio ad interpretazioni personali, i consiglieri Bruno Rossi e Roberto Giovagnorio, “in riferimento alla situazione politico-amministrativa che vive la città in quest’ultimo periodo, caratterizzata da una sfiducia strisciante all’interno della maggioranza in consiglio comunale, – sottolineano che – il gruppo “Rinnovamento e Sviluppo” ritiene la vicenda del tutto interna alla maggioranza ed i necessari provvedimenti conseguenti, esclusivo problema di chi ora amministra. Ciò, comunque, non ci esime dall’esprimere il nostro vivo disappunto – si legge nel comunicato – nei confronti di quanti hanno privilegiato, nelle loro scelte politiche, non l’appartenenza, non la validità dei programmi, non l’affidabilità dei candidati, ma hanno lasciato che prendesse corpo una faida paesana che si trascinerà ancora a lungo. I soloni della politica locale, accecati dalla rabbia, hanno condotto la nostra città ad una situazione di ingovernabilità – aggiungono – perchè importante era impedire che la nostra lista vincesse. A costoro vanno le nostre congratulazioni per il risultato conseguito. Riteniamo inoltre che fino a quando Tagliacozzo non si libererà definitivamente di simili personaggi sarà difficile essere amministrati da persone valide. Vogliamo poi ribadire che il Gruppo “Rinnovemento e Sviluppo” è espressione civica di questa città e pertanto rifiutiamo etichette partitiche che ci si vogliono attribuire. Aldilà delle capacità dell’amministrazione comunale di ricompattare le fila, pur avendo aperto in più occasioni alla maggioranza con la richiesta di istituire una commissione di garanzia sul Prg, aver proposto di collaborare nell’ideazione e nella realizzazione di una manifestazione sulla Battaglia di Tagliacozzo ed altro ancora, non siamo disponibili a risolvere i problemi “numerici” in consiglio comunale. Pertanto, tenendo fede agli impegni presi con i nostri elettori resteremo sino alla fine ad occupare i banchi dell’opposizione. Non ci sentiamo di suggerire al Sindaco – conclude la nota – cosa si dovrebbe fare in queste circostanze avendo egli tutti gli strumenti intellettivi, politici e amministrativi per agire come riterrà più opportuno”. È Paolo Guadagnoli, vice segretario del Pd, a chiudere la giornata delle considerazioni politiche invitando il sindaco “a prendere atto del fallimento della sua maggioranza e a dimettersi per evitare alla città il totale immobilismo.” Gianluca Rubeo