Tagliacozzo. La crisi amministrativa a Tagliacozzo, a pochi giorni da un importante consiglio comunale per l’approvazione del bilancio, sembra destinata ad acuirsi. Ci pensano i consiglieri del gruppo di “maggioranza” Vivi Tagliacozzo, Alfonso Gargano, Antonio Amicucci e il neo eletto Paolo Rapo, a gettare benzina sul fuoco. In una nota, che lascia davvero pochissime speranze per ricucire lo strappo avutosi due mesi dopo la formazione della giunta, i tre dissidenti chiariscono di non essere minimamente interessati a poltrone o in cerca di gloria personale. Difendono le scelte del capogruppo Gargano e criticano la posizione del sindaco Di Marco Testa che, nel manifestare disponibilità nei confronti del gruppo, aveva però dichiarato l’indisponibilità verso lo stesso Gargano “il quale doveva fare ancora un po di penitenza”. Anche dall’opposizione arrivano considerazioni in merito. È il consigliere Vincenzo Giovagnorio, a nome del gruppo consiliare “Prospettiva Futura,” e sulle dichiarazioni del Sindaco Maurizio di Marco Testa circa la possibilità di trovare un supporto presso i consiglieri di minoranza, a dichiarare, anche a nome del capogruppo Giampietro Pendenza, che “per parte loro nessun compromesso potrà mai essere trovato per sostenere in qualsiasi modo l’attuale Amministrazione. Il fallimento del progetto politico di “Rinascita per Tagliacozzo e Frazioni” si è palesato fin dai primissimi mesi dal loro insediamento con la revoca della delega di assessore al consigliere Gargano, con la costituzione di un gruppo di maggioranza ben distinto, con le note vicende riguardanti le problematiche dell’Ippodromo Comunale e la Commissione d’ausilio alla redazione della variante al Prg, per cui è ancora pendente il giudizio del Tar, sul ricorso inoltrato dai sopra citati consiglieri. Gli atteggiamenti di inusuale arroganza del Sindaco – conclude Giovagnorio – e l’inesistenza dell’attività amministrativa, della quale i cittadini hanno già preso atto, rendono impossibile poter aderire in alcun modo a supportare la maggioranza che tra l’altro non sembra essere più tale”. Gianluca Rubeo