Avezzano. Il prossimo 21 settembre, Avezzano sarà protagonista del ciclismo internazionale ospitando l’Europeo di Gravel 2025, una competizione di grande respiro che porterà nella Marsica oltre 1.500 partecipanti tra atleti, tecnici e appassionati.
“Sarà una nuova occasione per la nostra città di dimostrare la propria attrattività verso i grandi eventi sportivi, come già avvenuto con il Giro d’Italia”, dichiara Nello Simonelli, consigliere comunale e presidente della Commissione Sport. “È un risultato di straordinaria importanza: l’Union Européenne de Cyclisme, scegliendo Avezzano, ha voluto scommettere su una realtà che rappresenta un punto di forza nello sviluppo sportivo della nostra Regione. Lo sport, oggi più che mai, è un volano di crescita economica, di coesione sociale, di visibilità e di investimenti infrastrutturali.”
Il consigliere sottolinea come questo traguardo sia frutto di un lavoro sinergico: “Nulla sarebbe stato possibile senza il gioco di squadra con l’Assessore regionale allo Sport, Mario Quaglieri. Questa sinergia istituzionale dimostra quanto sia fondamentale una filiera coesa tra Regione e Comune per far crescere le nostre comunità.”
“Grazie all’impegno dell’assessore Quaglieri e alla collaborazione tra enti, Avezzano è pronta a ospitare un nuovo evento sportivo di rilievo europeo, in piena continuità con la vocazione ciclistica e sportiva del nostro territorio.”
L’evento non sarà solo una competizione, ma anche un’importante vetrina turistica: un’occasione per raccontare l’identità marsicana, promuovere i nostri borghi, sentieri e paesaggi naturali, e attrarre nuovi flussi turistici legati alla mobilità sostenibile e al cicloturismo.
“Come presidente della Commissione Sport e diretto collaboratore dell’Assessore, ho seguito personalmente tutti i passaggi istituzionali dell’iter. Questo risultato conferma che il modello Regione–Comune funziona, e può aprire la strada ad altre sfide future. Lo sport, insieme al turismo e alla partecipazione civica, è un moltiplicatore di opportunità e un elemento chiave per la rinascita delle Aree Interne.”, conclude Simonelli.