Scanno. Il più grande recinto elettrificato a tutela dell’orso bruno marsicano sarà installato il 6 giugno nell’azienda agricola Rotolo a Scanno nel PN d’Abruzzo, Lazio e Molise nell’ambito del progetto “LIFE Arctos Conservazione dell’orso bruno: azioni coordinate per l’areale alpino e appenninico” .
L’attuale politica di indennizzo prevista per i danni dei grandi carnivori in diverse regioni deve essere necessariamente rivista alla luce delle esperienze maturate e delle politiche di prevenzione che devono diventare obbligatorie e condizione necessaria per potere richiedere il rimborso di eventuali danni. Serve un coordinamento strategico ed un monitoraggio continuo di tutto ciò ma più che mai serve attivare utili e ben meno costose politiche di prevenzione, con quei sistemi oramai ben conosciuti come recinzioni elettrificate, recinzioni fisse adeguate, cani da guardiania e sorveglianza perché prevenire situazioni conflittuali è meglio che intervenire quando i danni sono ormai sofferti. L’appuntamento con i giornalisti è dalle 10,30 al Bioagriturismo Valle Scannese, Azienda agricola di Gregorio Rotolo e C., località Le Prata, Scanno, L’Aquila. Il progetto LIFE ARCTOS, giunto a metà del suo percorso di 4 anni, vuole facilitare lo sviluppo di azioni coordinate che possano concretamente favorire la presenza dell’orso in Italia nel lungo termine, come ad esempio l’adozione di buone pratiche per la gestione della zootecnia in montagna che siano compatibili con la presenza dei grandi carnivori, l’adozione di procedure e regolamenti comuni per la prevenzione dei danni e non da ultimo, una corretta informazione su questa specie. L’installazione a costo zero delle recinzioni ha appunto l’obiettivo di minimizzare i danni ad allevamenti ed apiari ed è accompagnato dall’attivazione di una figura di assistenza agli allevatori. Il progetto, cofinanziato con fondi europei e coordinato dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise vede la partecipazione di dieci enti: Regioni Abruzzo, Lazio, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, la Provincia Autonoma di Trento, il Corpo Forestale dello Stato, il Parco Naturale Adamello Brenta, l’ Università di Roma La Sapienza e il WWF Italia.
Dettagli del progetto disponibili http://www.life-arctos.it/home
Scanno. Il più grande recinto elettrificato a tutela dell’orso bruno marsicano sarà installato il 6 giugno nell’azienda agricola Rotolo a Scanno nel PN d’Abruzzo, Lazio e Molise nell’ambito del progetto “LIFE Arctos Conservazione dell’orso bruno: azioni coordinate per l’areale alpino e appenninico” .
L’attuale politica di indennizzo prevista per i danni dei grandi carnivori in diverse regioni deve essere necessariamente rivista alla luce delle esperienze maturate e delle politiche di prevenzione che devono diventare obbligatorie e condizione necessaria per potere richiedere il rimborso di eventuali danni. Serve un coordinamento strategico ed un monitoraggio continuo di tutto ciò ma più che mai serve attivare utili e ben meno costose politiche di prevenzione, con quei sistemi oramai ben conosciuti come recinzioni elettrificate, recinzioni fisse adeguate, cani da guardiania e sorveglianza perché prevenire situazioni conflittuali è meglio che intervenire quando i danni sono ormai sofferti. L’appuntamento con i giornalisti è dalle 10,30 al Bioagriturismo Valle Scannese, Azienda agricola di Gregorio Rotolo e C., località Le Prata, Scanno, L’Aquila. Il progetto LIFE ARCTOS, giunto a metà del suo percorso di 4 anni, vuole facilitare lo sviluppo di azioni coordinate che possano concretamente favorire la presenza dell’orso in Italia nel lungo termine, come ad esempio l’adozione di buone pratiche per la gestione della zootecnia in montagna che siano compatibili con la presenza dei grandi carnivori, l’adozione di procedure e regolamenti comuni per la prevenzione dei danni e non da ultimo, una corretta informazione su questa specie. L’installazione a costo zero delle recinzioni ha appunto l’obiettivo di minimizzare i danni ad allevamenti ed apiari ed è accompagnato dall’attivazione di una figura di assistenza agli allevatori. Il progetto, cofinanziato con fondi europei e coordinato dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise vede la partecipazione di dieci enti: Regioni Abruzzo, Lazio, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, la Provincia Autonoma di Trento, il Corpo Forestale dello Stato, il Parco Naturale Adamello Brenta, l’ Università di Roma La Sapienza e il WWF Italia.
Dettagli del progetto disponibili http://www.life-arctos.it/home