Sante Marie. Si è svolto presso la sala Don Beniamino di Sante Marie, il convegno “L’ultimo volo dell’aquila sveva – Corradino di Svevia nella recente storiografia” con il relatore Errico Cuozzo ordinario di storia medioevale all’università “suor Orsola Benincasa” di Napoli
L’incontro rientra nel percorso del progetto “marsicaMedioevale 2.0” che ha posto in rete le amministrazioni dei comuni marsicani e vede la partecipazione del romano Anticoli Corrado e del campano Ariano Irpino.
Durante i saluti istituzionali il sindaco Lorenzo Berardinetti ha evidenziato l’importanza degli eventi che possono portare il rilancio dei territori. “Un progetto che, già 20 anni fa, con il presidente del Centro Studi d’Angiò, l’architetto Lorenzo Fallocco, s’intendeva sviluppare: porre l’attenzione sul percorso di Carlo D’Angiò e Corradino di Svevia. Poi le strade hanno preso indirizzi diversi. Le vie dei Briganti, è diventata spettacolare, e ha portato una micro economia non indifferente. Così l’obiettivo del progetto “marsicaMedioevale”, un rilancio turistico per il nostro territorio, avvalendosi della storia, della cultura, dell’arte e del nostro paesaggio. Quest’anno è una grande soddisfazione vedere tutti i comuni che fanno parte di questo progetto. Noi amministrazioni locali, possiamo trovare lo spunto proprio da queste occasioni per attuare il bene delle nostre realtà.”
L’architetto Lorenzo Fallocco ha illustrato ai presenti, non solo i punti fondamentali del progetto, le motivazioni culturali storiche ma anche economiche che vanno al di la dei confini comunali per estendersi ad altre regioni. Soprattutto, ha sottolineato, la valenza della partecipazione dei vari comuni che, nel contesto del proprio territorio, hanno visto il passaggio dei due grandi protagonisti della battaglia dei Piani Palentini, detta di Tagliacozzo, Corradino di Svevia e Carlo D’Angiò.
Ha preso poi la parola il relatore Errico Cuozzo, che ha condotto il pubblico nel viaggio della venuta in Italia del giovane Corradino di Svevia. Un percorso sfortunato che lo ha portato all’uccisione con la decapitazione, nella piazza del mercato di Napoli, accusato di lesa maestà. Le ossa del principe svevo vennero raccolte in un piccolo sepolcro, presso la chiesa dei carmelitani. Restano così dimenticati, fino al 1832, quando il principe di Massimiliano II di Baviera, ricordando il suo antenato, non fece costruire il magnifico monumento che tutt’oggi si può ammirare nella Chiesa del Carmine a Napoli. Venne così ripreso il mito di Corradino.
Rosa Giammaro moderatrice e vice presidente dell’associazione “musicaMedioevale” ha rilevato i particolari storici che hanno posto Sante Marie spettatrice degli eventi medioevali che costituisce la forza portante del progetto.
Alle 21,00 in Piazza Aldo Moro si è effettuata la proiezione del video – documentario