San Vincenzo Valle Roveto. Prosegue il percorso della Proloco di San Vincenzo Vecchio per riappropriarsi in maniera più consapevole dell’anima autentica del Borgo, per recuperare la memoria storica della civiltà contadina mediante un confronto diretto tra gli anziani e i giovani del borgo, far riaffiorare ricordi, sensazioni, fatiche e gioie di un mondo che rischia di scomparire insieme agli anziani. Domenica 24 settembre, in occasione della Giornata Nazionale dei Borghi Autentici, il Borgo di San Vincenzo Valle Roveto rievoca la tradizione, religiosa e popolare insieme, che vedeva gli abitanti di San Vincenzo Vecchio, in occasione della festa di San Diodato di San Giovanni Vecchio, andare a visitare con devozione il Santo e, allo stesso tempo, condividere con il vicino paese una giornata di allegria, musica e piatti buoni da assaporare. In questa tradizione troviamo tutta la semplicità di un popolo: i giochi semplici dei bambini, la preparazione dei piatti genuini, portati dalle donne con i canestri, il tragitto fino alla Chiesa del Santo, per sentieri familiari, tra canti e allegria, la Santa Messa seguita con devozione semplice ma profonda, la cena, tutti insieme, condividendo cibi semplici e genuini. L’unione di due borghi si celebrava nelle due giornate di festa e nei nove giorni (“la novena”) precedenti: pur nella povertà e nelle fatiche quotidiane, contadini ed operai si scambiavano gesti di amicizia, generosità ed accoglienza.
Nella piazza di San Vincenzo Vecchio (nella mattinata) e di San Giovanni Vecchio (nel pomeriggio) verranno riprodotti i giochi collettivi di una volta, ricostruiti dalle scuole dell’Istituto Comprensivo di Balsorano, mediante una ricerca attenta, in coerenza con tradizioni storiche del Borgo. I bambini (e chiunque vorrà…) potranno giocare con la fionda, a “leppa”, potranno cimentarsi con la corsa con i sacchi, “i circhie”, e tanti altri giochi. I visitatori saranno coinvolti e potranno partecipare, in modo da vivere per una mattinata le emozioni semplici e autentiche della fanciullezza vissuta nel Borgo. A pranzo e a cena sarà possibile assaporare piatti tipici semplici ma straordinari (si pensi, ad esempio, alla minestra di pane…), accompagnati dagli antichi e sapienti gesti degli artigiani dei vimini (nel primo pomeriggio a San Vincenzo Vecchio),e, in serata a San Giovanni Vecchio, dalle armonie dei canti del Coro Folk “Rio” di Roccavivi e dall’allegria di fisarmoniche ed organetti.