Avezzano. Trenta uffici postali chiusi nell’Aquilano, 30 nel Teramano, sette nel Pescarese e sei nel Chietino: è quanto prevede il piano di riorganizzazione che Poste Italiane ha inviato all’Agcom, allegando la lista delle strutture «anti-economiche», pubblicata oggi su Repubblica.it. Il piano, al momento, prevede la chiusura di 1.155 uffici postali sparsi in tutta Italia, di cui 73 in Abruzzo, oltre a 638 da razionalizzare. Tra gli uffici abruzzesi destinati a chiudere, alcuni sono nelle aree colpite dal sisma del 2009: uno per tutti, quello di Onna, frazione dell’Aquila divenuta tragico simbolo del terremoto. Nella Marsica sono a rischio: Aielli, Avezzano (Cese), Balsorano, Campotosto, Cappadocia, Capistrello, Carsoli (Poggio Cinolfo, Pietrasecca, Tufo di Carsoli), Civita D’Antino, L’Aquila (San Gregorio e Onna), Lucoli, Morino, Oricola, Prata D’Ansidonia, Sante Marie (Santo Stefano e Scanzano), Sulmona, Scontrone, San Pio delle Camere, San Vincenzo Valle Roveto (San Vincenzo Vecchio e Castronovo), Tagliacozzo (Roccacerro, San Donato, Poggio Filippo), Tornimparte. Nell’Aquilano, tra gli altri, dovrebbero chiudere anche gli uffici di Prata D’Ansidonia, Scontrone, San Gregorio (L’Aquila). Nel Teramano quelli di Notaresco Stazione (Mosciano Sant’Angelo), Silvi, Cologna (Roseto degli Abruzzi), Mutignano (Pineto), San Gabriele dell’Addolorata (Isola del Gran Sasso), Valle Castellana. Nel Pescarese gli uffici di Caprara d’Abruzzo (Spoltore), Piano d’Orta (Bolognano), Vestea (Civitella Casanova), Villa Badessa e Villa San Giovanni (Rosciano). Nel Chietino, infine, quelli di Marina di San Vito, Villatucci (Crecchio) e Terranova (Roccamontepiano).