Pescina. È stata una vera e propria sfida contro il tempo e l’oblio quella stravinta da 20 ex studentesse dell’Istituto Magistrale Statale “B. Croce” di Avezzano e dai loro Insegnanti che il 7 agosto, dopo 45 anni dal Diploma e quasi 50 dal loro primo incontro sui banchi di scuola del corso C, si sono ritrovati di nuovo insieme a Pescina. Correva infatti l’anno scolastico 1965/66 quando Anna Barbati, Gigliola Ciaccia, Alfa Colaprete, Margherita Di Cola, Anna Di Legge, Virginia Di Mascio, Maria Carmela Felli, Angela Mariani, Giuliana Marini, Angela Massaro, Lia Massaro, Franca Mazzali, Annamaria Montagliani, Mariantonietta Paoloni, Lilia Ranalletta, Norma Ranalli, Sandra Sansone, Berardina Tempesta, Aurora Tirabassi hanno iniziato il loro percorso di studi superiori con tanto di grembiule nero e colletto bianco. In risalto le loro facce pulite, acqua e sapone, senza trucchi né belletti. Le prime calze di nylon e qualche traccia di cotonatura ai capelli soltanto nel 1969, l’anno della maturità, quando 18enni, affrontarono l’esame finale con il naso all’insù per ammirare lo straordinario allunaggio umano americano, il primo nella storia astronautica del ventesimo secolo. Ma altrettanto straordinario per queste ex studentesse è stato il poter riabbracciare affettuosamente, da pensionate, quei Professori, amati o temuti, che comunque avevano lasciato una traccia indelebile della loro serietà e professionalità quali la Prof.ssa Giacomina Ciaccia docente di Latino, Storia e Geografia, il Prof. Emilio Di Domenico docente di Filosofia e Psicologia e il Prof. Don Martino Valerii docente di Religione. È come se per tutti fosse di nuovo suonata la campanella di inizio lezione e per essere puntuali all’appello sono arrivati sorridenti da ogni parte d’Italia, la più lontana da Brescia e poi da Roma e dai Castelli romani, da Teramo, da L’Aquila e le più vicine da tutta la Marsica. Tante e profonde le emozioni suscitate dai ricordi di una bella storia scolastica, di una storia di altri tempi, di altri costumi, di altri comportamenti da far invidia, forse, a quelle attuali o, forse, semplicemente una storia di adolescenti felici e sognatrici. Ricordare, dunque, è stato per tutti i protagonisti dell’incontro un vero e proprio “re-cordis” ovvero “un ripassare dalle parti del cuore” per tornarvi di nuovo annualmente, almeno questa è stata la promessa con cui si sono salutati considerando assai poco probabile un nuovo appuntamento fra 50 anni …!!!