Luco dei Marsi. L’Associazione di promozione sociale Contaminazione di Luco dei Marsi propone due manifestazioni che vogliono esaltare e promuovere il territorio e le sue potenzialità, realizzate anche grazie alla collaborazione con altre strutture associative. In questo momento di grande difficoltà anche per le istituzioni, le associazioni rappresentano un importante presidio positivo per le comunità che cercano visioni in prospettiva e nuovi stimoli. Le idee dei soci di Contaminazione vanno proprio in questa direzione: da un lato la visione storica del territorio con il teatro – in collaborazione con il Teatro Dialettale Pro Missioni – che da venti anni racconta storie quotidiane di tempi lontani, di costumi e ricordi grazie ai quali è stato rinsaldato il rapporto tra le generazioni, con la condivisione della narrazione; dall’altro la promozione del futuro di questa comunità con l’evento L’Orto del vicino, per scoprire e dare il giusto valore alla coltivazione degli orti che recuperano terreni marginali, sostengono l’economia delle famiglie e diffondono saperi da condividere. Da lunedì 5 a mercoledì 7 agosto in diversi quartieri del paese verrà rappresentata la commedia in dialetto Pangrazie Rallone di Pierino Zì Frate, stimato autore e regista locale, con la quale il teatro arriverà più vicino alle persone, alle storie vere che spesso ha rappresentato. Infatti, la compagnia ha scelto di muoversi con un rimorchio agricolo, molto usato da queste parti ed in questa stagione dagli agricoltori per incontrare il pubblico nelle piazze del paese e stabilire quel rapporto quasi intimo che solo la scena animata dagli attori riesce a creare. Gli spettacoli avranno inizio alle ore 21.00, i vicinati sono invitati ad accogliere la compagnia con la ben nota ospitalità dei luchesi. Venerdì 16 agosto sarà la volta della seconda edizione de L’Orto del vicino durante la quale è prevista una piccola competizione tra i cesti con i prodotti degli orti, colorati e ricchi di saperi,esposti dagli orticoltori luchesi che verranno premiati secondo alcune categorie (originalità dell’esposizione, miglior prodotto, miglior resa). Si tratta di un momento goliardico che documenta il ritorno a pratiche di coltivazione di sussistenza, che non vedono solo la resa dal prodotto, ma anche il rapporto sano tra uomo e terra così come avviene in molti paesi e realtà. Piazza Michetti, dalle ore 17.30, dalle 20.30 la serata sarà allietata da un piccolo ristoro e da tanta musica.
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