Entra a scuola con una maschera antigas militare dicendo di avere una bomba nello zaino e facendo scoppiare il panico generale. È accaduto in una scuola della marsica occidentale (omettiamo il nome del paese e della scuola a tutela dei minorenni coinvolti nella vicenda).
A far scattare l’allarme bomba è stato un alunno di 11 anni ed è stato necessario l’intervento sul posto dei carabinieri. Dagli accertamenti dei militari dell’Arma è emerso fortunatamente che si trattava di un falso allarme e nello zaino, visionato con tutte le accortezze del caso, non c’era nulla.
Protagonista della vicenda è un alunno 11enne che ha messo in atto, forse per gioco, un tentativo di evacuazione dell’intero edificio.
Dai controlli è emerso che la maschera antigas era una di quelle che vengono usate per fini ludici, anche se molto simile a quelle vere. I carabinieri della compagnia di Tagliacozzo hanno eseguito tutti gli accertamenti del caso e rassicurato i dirigenti e i docenti della scuola e le lezioni sono proseguite regolarmente.
L’episodio ha suscitato un grande paura, soprattutto tra i genitori che hanno chiesto delucidazioni alla scuola su quanto avvenuto. Una preoccupazione enfatizzata anche alla luce dei recenti fatti di Belgrado accaduti solo pochi giorni prima, con un attentato messo in atto da un 14enne e che ha portato alla morte di sette ragazze e un ragazzo, tutti di un’età compresa tra i 12 e i 14 anni. In quel caso era stato lo stesso studente che ha compiuto la sparatoria ad allertare le forze dell’ordine. Aveva pianificato la strage già da un mese e aveva una piantina della scuola e una lista con i nomi dei compagni da uccidere.
Stavolta invece si è trattato soltanto di un semplice scherzo, forse di cattivo gusto.
Quando la situazione è tornata alla normalità sono stati chiamati i genitori del ragazzo che lo hanno redarguito assicurando che una cosa del genere non accadrà più. Nei confronti del ragazzino per il momento, essendo minorenne, non sono stati presi provvedimenti da un punto di vista penale.