Luco dei Marsi. Dopo un lungo iter amministrativo finalmente hanno inizio i lavori per il rifacimento dei ponti di strada 39 e di strada 46 nel Fucino in territorio comunale di Luco dei Marsi. La passata amministrazione provinciale, con il finanziamento di 250mila euro, ha voluto rispondere in modo concreto alle esigenze non più prorogabili dei cittadini e in particolare degli imprenditori agricoli che da oltre sette anni soffrivano della chiusura di strade d’accesso collegate dai ponti 39 e 46. Disservizio ancor più evidente quando, in certi periodi dell’anno, il traffico aumenta in modo sensibile con la circolazione dei molti mezzi di trasporto pesante legati all’indotto del comparto agricolo.” La spinta determinata del Sindaco Domenico Palma e la perseveranza dell’assessore Gino Ciocci, anche nella sua veste di imprenditore agricolo che ben conosce i problemi locali”, ha commentato il consigliere provinciale, Felicia Mazzocchi, “hanno sensibilizzato l’amministrazione Del Corvo ad iscrivere in bilancio la somma occorrente alla realizzazione dell’opera e a mettere a disposizione la propria struttura tecnica con il supporto dell’ingegner Iaolongo. Ora si apre una naturale riflessione in merito a tutti i ponti che nell’alveo del Fucino collegano le relative strade e che non sono stati oggetto di manutenzione o monitoraggio da epoca immemorabile e potrebbero presto subire la stessa sorte per pericolosità. Né è pensabile che i vari comuni con territorio ricadente nel Fucino e, dunque, proprietari dei ponti, possano sopportare opere così ingenti e per le quali potrebbe essere replicato, quale prototipo, lo stesso progetto e la stessa tecnica utilizzata per il rifacimento dei ponti 39 e 46 ottimizzando le risorse necessarie. Quindi, è opportuno, sin da ora, attraverso l’Ente provinciale con impegno del presidente De Crescentiis, sensibilizzare la Regione Abruzzo e i Ministeri competenti per effettuare una ricognizione generale dello stato di tutti i ponti nel Fucino e un’immediata richiesta di finanziamento. Alla ricchezza agricola del territorio devono corrispondere adeguate infrastrutture che agevolino le comunicazioni assicurando sempre più la crescita economica in questo settore di naturale vocazione territoriale”.