Avezzano. “Una ripresa senza imprese non può esistere. Ma per essere coinvolte le imprese hanno bisogno non solo di fiducia, liquidità, semplificazioni ecc.. ma di un Governo vero ed efficace”. Il presidente di Confesercenti, Domenico Venditti, cita la denuncia fatta da Confesercenti nazionale, che ha stilato un “Bestiario Fiscale”, ovvero un inventario delle innumerevoli forme di prelievo tributario che in Provincia dell’Aquila, come nel resto d’Italia, comprimono l’attività. Secondo quanto ricostruito da Confesercenti, l’Italia è il paese delle 63.000 norme tributarie e dei 670 adempimenti fiscali all’anno … è inesatto parlare di “pazzia”??? Le imprese della nostra Provincia, hanno dimostrato di avere nel Dna la forza per supportare ormai un carico estremo, ma hanno anche la forza per dire basta alle continue sofferenze che quotidianamente vivono. E come avere un masso sopra le spalle e cercare di restare a galla. “Non si fa che sottolineare la necessità di abbassare le tasse – rimarca il presidente Venditti – invece, per continuare sul ridicolo, si preparano a tassare anche l’aria condizionata. Una direttiva europea ha infatti stabilito che per sfuggire al caldo si debba andare incontro ad una nuova tassa sui condizionatori. Quindi, pubblici esercizi, negozi di medie dimensioni, piccole imprese e, naturalmente, anche immobili di grandi dimensioni, dovranno sborsare altro denaro per avere un pò di sollievo dal fresco, mah forse sarà davvero il troppo caldo? Le imprese, soprattutto piccole e medie, cosi come milioni di famiglie, faticano a non chiudere i battenti o arrivare a fine mese. La disoccupazione cresce, i giovani sono costretti ad andare all’estero, le tasse all’estremo, la benzina più cara, però nel contempo, i tagli per i loro vitalizi zero, le pensioni d’oro zero, stipendi stratosferici ai parlamentari zero, le spese folli zero, oltre tutti i privilegi, deputati oltre 600, Senatori oltre 300, auto blu circa 600 mila, nel contempo migliaia di aziende chiudono, dopo anni ed anni di sacrifici le loro storiche attività. Nella mia funzione di presidente provinciale e vice presidente regionale, registro quotidianamente il grido di protesta delle PMI, che concorrendo alle formazione del PIL nazionale per circa il 62%, sono costrette a chiedere disperatamente attenzione, contestando le impostazioni economiche e fiscali del governo centrale e di quelli locali. Quello delle PMI – afferma Venditti – è un mondo poco seguito, poco assistito e poco considerato! Ma cosa sarebbe oggi l’Italia senza le imprese. Cosa sarebbe L’Italia se tutte le imprese riconsegnassero le loro partite iva? Venditti grida con grande forza basta, chi ha il ruolo di rappresentarci ha l’assoluto dovere di alzarsi da quella lussuosa poltrona ed iniziare davvero a fare il proprio dovere. C’è bisogno di una svolta – continua Venditti – una nuova impostazione mentale ed un approccio significativamente propositivo ed un metodo diverso, nel modo di affrontare i problemi politici oltre che economici. Oggi è necessario operare non per gli interessi elettoralistici, ma per il futuro del nostro paese, del tessuto produttivo e soprattutto dei nostri giovani. Non possiamo permetterci, ormai non più indebolire, ma evitare di distruggere l’intero tessuto produttivo dell’Italia. Io ed i miei colleghi della Confesercenti, inizieremo a dare battaglia, a difesa degli interessi delle imprese. Per noi piccoli imprenditori non c’è l’arma dello sciopero, non ci sono ammortizzatori sociali, non ci sono manovre di riparazione statale come se ne vedono per le grandi aziende. Io dico basta, in autunno ci faremo promotori di una grande mobilitazione delle imprese non solo nella nostra provincia. La situazione è diventata insostenibile. Non è più il tempo di aspettare. Dobbiamo avere il coraggio delle nostre ragioni anche quando sono scomode e sarebbe più facile girarsi dall’altra parte”.