Avezzano. E’ stata truffata con lo stratagemma della falsa eredità da una coppia che le ha portato via tremila euro. I presunti responsabili sono stati però trovati e denunciati per truffa. SI tratta di D.P.M., 50 anni, italiano e di una donna straniera, A. M. (33), entrambi residenti nella provincia di Pescara e già arrestati dalla polizia nel mese di giugno per fatti analoghi. L’anziana donna è stata avvicinata dalla truffatrice, la quale riferiva di trovarsi in città poiché il proprio padre aveva espresso il desiderio di lasciare un’ingente somma di denaro ad un coetaneo che durante la guerra lo aveva salvato da morte certa.
Subito si inseriva nella discussione il complice che si presentava come avvocato rendendosi disponibile ad aiutare le due donne con il proprio computer portatile. Poco dopo il sedicente avvocato comunicava alle donne che il destinatario di quel lascito era defunto e per dar corso alle pratica, volta a devolvere la somma in favore dei reduci della 2^ guerra mondiale, dovevano recarsi presso un notaio. La messinscena andava avanti e l’anziana donna veniva accompagnata in banca ed indotta a prelevare la somma di euro 3.000,00 che consegnava nelle mani dell’uomo, subito dopo veniva nuovamente invitata a recarsi ad acquistare delle marche da bollo e solo allora, l’anziana non notando più la presenza dei due malfattori, si recava presso lo studio notarile di un noto professionista ove si scopriva la patita truffa. La vittima ha poi fornito elementi utili ai fini delle indagini che hanno permesso agli operatori del Settore Anticrimine del Commissariato di risalire ai due truffatori.
I consigli della polizia contro le truffe agli anziani sono le seguenti:
Non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità. Verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi. Se non ricevete rassicurazioni non aprite per nessun motivo. Ricordate che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente. Per qualunque problema e per chiarivi qualsiasi dubbio non esitate a chiamare il 113.
Quando fate operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente fatevi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate. Non fermatevi mai per strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto della pensione anche se chi vi ferma e vi vuole parlare è una persona distinta e dai modi affabili.
Se avete il dubbio di essere osservati fermatevi all’interno della banca o dell’ufficio postale e parlatene con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza. Se questo dubbio vi assale per strada entrate in un negozio o cercate un poliziotto o una compagnia sicura.
Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermatevi con sconosciuti e non fatevi distrarre. Ricordatevi che nessun cassiere di banca o di ufficio postale vi insegue per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha consegnato.
Quando utilizzate il bancomat usate prudenza: evitate di operare se vi sentite osservati.
Consigli per i figli, nipoti e parenti stretti
Non lasciate soli i vostri anziani, anche se non abitate con loro fatevi sentire spesso e interessatevi ai loro problemi quotidiani.