Avezzano. “La notte della chimera” è un marchio privato e per questo non ci sarà una nuova edizione. Il festival internazionale delle arti, sta trascinando dietro di sé una scia di polemiche ma anche di colpi di scena. Dopo la presa di posizione di Gabriele Ciccia, che avrebbe dovuto essere il nuovo direttore artistico e che ha parlato di una “decisione dovuta alla mancanza di una copertura economica a favore invece degli “Eventi estate”, ora nella vicenda emerge un nuovo scenario. Infatti il direttore artistico dello scorso anno, Germano Di Mattia, tramite i suoi legali Salvatore Braghini e Renzo Lancia, ha fatto sapere che “oltre ad esser stato colui che ha ideato l’evento e coordinato tutte le attività propedeutiche alla sua realizzazione, è anche colui che detiene la proprietà intellettuale della manifestazione”. Di Mattia, infatti, ha provveduto, secondo quanto affermato dai suoi legali, a depositare il marchio in Svizzera e in Usa, declinando la denominazione originaria del festival in tutti i modi possibili, “al fine di non consentirne indebite appropriazioni, proteggendo l’idea a livello internazionale”. Gli addetti ai lavori sanno che attualmente un marchio è svincolato dalla qualità di imprenditore così che qualsiasi soggetto è legittimato a presentare la relativa domanda. Certo è che la registrazione del logo e del format danno al titolare la facoltà di vietare a terzi l’uso di un nome identico o simile per “eventi” identici o affini a quelli rivendicati nella domanda di registrazione. Anche per quanto riguarda la tutela del contenuto, ossia dell’organizzazione dell’evento in sé, in caso di plagio, è possibile invocare il diritto d’autore. In sostanza, al di là della disponibilità dei fondi, “nessuno può pensare di realizzare la manifestazione denominata “La notte della chimera” o simili, replicandone il format senza incorrere in violazioni della legge, che verrebbero subito denunciate alle autorità competenti”. Inoltre, secondo l’ex direttore artistico, la proprietà intellettuale dell’opera è ben evidenziata in tutti gli articoli relativi alla manifestazione del 2014 e sul sito web www.lanottedellachimera.it. Il sito attualmente è offline. Germano Di Mattia, a dire dei suoi legali, sarebbe dunque “proprietario” della manifestazione, oltre a esserne stato il direttore artistico, secondo i termini contrattuali fissati con l’associazione Adsumus quoque, da cui ha ricevuto l’incarico di direzione per ben un decennio, ma a cui non avrebbe mai ceduto la proprietà intellettuale. Quindi emergerebbe una seconda verità riguardo all’annullamento della manifestazione, fortemente voluta dall’ex assessore comunale Gabriele De Angelis. La mancata riproposizione, secondo gli avvocati di Di Mattia, sarebbe correlata a presunti inadempimenti dell’associazione nei riguardi del direttore artistico tanto da costringerlo ad adire la giustizia civile per dirimere la controversia. “Non ci stiamo”, avverte in conclusione Di Mattia, “a veder pubblicate sui giornali le fotografie della riuscitissima edizione dello scorso anno perché se ne celebri oggi il de profundis. Se l’amministrazione comunale di Avezzano – che ben conosce di chi sia la proprietà intellettuale
della manifestazione – in tutto questo tace, ha le sue ragioni. Ognuno avrà le sue ragioni, per parlare o tacere, ma certo non per sparlare o per dissimulare, ma non si può accettare che si disconosca il lavoro fatto con dedizione e passione e si estrometta d’emblée chi quel lavoro ha creato dal nulla”.