Avezzano. Le associazioni di categoria bacchettano i commercianti: dovevate aprire. La presa di posizione di un gruppo di negozianti del centro di lasciare le serrande abbassate in segno di protesta contro l’imminente istituzione dell’isola pedonale permanente è stata criticata dalle associazioni di categoria. “I nostri associati sono stati tutti avvertiti tutti tramite mail della manifestazione che si sarebbe svolta il 6 agosto”, ha commentato il presidente di Confcommercio Roberto Donatelli, “non condivido la scelta di restare chiusi durante un evento come la notte bianca. In un momento particolare di crisi come quello che stiamo da troppo tempo vivendo, avere un’opportunità come questa e non sfruttarla è stato un vero peccato”. Qualche giorno prima l’inizio della notte bianca si erano iniziate a diffondere delle voci sulla contrarietà di alcuni commercianti di aderire all’iniziativa. Giovedì sera, poi, alle 20 in punto tante serrande del centro si sono abbassate e alle 21 in poche si sono rialzate. I negozianti hanno criticato la scarsa informazione e il mancato coinvolgimento, ma hanno anche deciso, con la loro presa di posizione, di mandare un segnale chiaro all’amministrazione comunale contro l’istituzione dell’isola pedonale permanete in corso della Libertà e nelle strade limitrofe. “L’azione di protesta dei commercianti verso il comune è comprensibile, ma andava fatta in un’altra occasione”, ha commentato Carlo Rossi, direttore di Confesercenti, “quella sera dovevano aprire e cercare di fare affari anche perché era tutto pagato dal comune. In altre città, come per esempio Pescara, il contributo del Comune è stato minimo e gli stessi commercianti hanno dovuto finanziare l’iniziativa. Qui invece è accaduto il contrario, ma non è andato bene ugualmente. A mio avviso”, ha continuato Rossi, “era una grande opportunità anche perché di giovedì sera tanta gente non c’era mai strada in giro per Avezzano. Per quanto riguarda l’isola, poi, la posizione di Confesercenti è sempre stata la stessa. Noi non siamo contro l’isola se pensata con arredi urbani ad hoc e abbellimenti. Per questo non si può concepire più la chiusura al traffico fatta con la transenna, vanno fatti dei lavori di urbanizzazione per permetter al centro commerciale naturale di svilupparsi. Poi c’è tutta una parentesi che va aperta sull’organizzazione dell’isola e sulla futura gestione, ma in questo tutti devono essere coinvolti e nessuno deve essere escluso”.