Avezzano. “Siamo alle solite: la Marsica è ancora sotto attacco e le forze presenti sul territorio perdono tempo a screditarsi vicendevolmente anziché unire le forze sinergicamente per porre fine in maniera definitiva a quello che sembra un disegno per mettere in ginocchio il popolo marsicano”. E’ quanto affermato in una nota dalle forze politiche dell’Associazione Coerenza & Coesione. “Recentemente, infatti, abbiamo avuto modo di apprendere da alcuni articoli che i sindacati, ai quali Coerenza & Coesione aveva offerto il pieno sostegno nella lotta a tutela del trasporto locale , hanno puntato il dito anche contro “ la politica territoriale “ locale, ritenendola corresponsabile insieme ai ben noti consiglieri regionali marsicani, di un interessamento alla problematica finalizzato solo a “ ricerca di visibilità elettorale con impegni talmente sterili che hanno lasciato totalmente immutato il cosiddetto processo di riforma del Trasporto pubblico locale”. Coerenza & Coesione, senza voler continuare ad alimentare sterili polemiche, forse generate anche dalla circostanza che i sindacati si aspettavano una sincera apertura da altre correnti politiche, suggerisce di focalizzare le energie sul contrasto all’impoverimento del territorio. Infatti” continuano gli esponenti di Coerenza & Coesione “come emerso nel corso della riunione avvenuta nella sala consiliare di Avezzano alla presenza del Consigliere D’Alessandro, i Sindaci erano gli unici a non essere stati edotti della contenuto della bozza di piano industriale, solo recentemente i membri dell’associazione hanno potuto visionarla e dalla tabella allegata denominata “Eliminazione sovrapposizioni con il servizio ferroviario” si evince che è l’intera provincia dell’Aquila la vittima sacrificale del piano di riorganizzazione: più del 50% dei Km recuperati (700.000 su circa 1.340.000) è situato nelle aree interne della nostra circoscrizione aquilana, una situazione addirittura peggiore di quella illustrata ai sindacati nel corso del dibattito avezzanese. Ancor prima dei “ trentasei anni di storia sindacale Arpa “ e della “ perdita di qualche centinaio di euro di salario accessorio mensile per i lavoratori “, questioni preminenti per i sindacati, quello che realmente la C&C ritiene sia di fondamentale importanza è la battaglia contro il disegno “ costa-centrico “ del governo regionale. In sostanza” concludono “si ritiene che sia palese la necessità di riorganizzare il trasporto pubblico locale strizzando l’occhio alla spending review, ma non può essere sempre e solo l’area interna a sostenere la maggior parte del peso, anche considerando che le linee dell’altà velocità disegnate dai cosiddetti corridoi della rete Ten-T, vanto del presidente Luciano D’Alfonso, non passeranno di certo all’ombra del Velino”. Conclude la nota il presidente Maurizio Di Marco Testa che afferma “All’indomani del mancato vertice Regione-Sindacati promesso dal Presidente D’Alfonso, si rende necessario il dovere di riaffermare la nostra volontà di combattere, anche al fianco dei sindacati, per ribadire forte e chiaro che l’Abruzzo è uno e tale deve rimanere, basta con la dicotomia tra abruzzesi e territori di serie A e di serie B”.