Capistrello. Questo il titolo del convegno che si terrà sabato 25 luglio 2015, alle ore 16.30, presso la Sala Ottaviani sita in via San Silvio (ingresso piazza San Giuseppe) a Capistrello. L’ideatore, il Dottor Raffaele Bisegna, ingegnere informatico ed imprenditore, presenzierà per esporre la sua storia lavorativa. Al suo fianco, oltre al sindaco di Capistrello, Francesco Ciciotti, anche i sindaci delle zone limitrofe. Saranno presenti, inoltre, per testimoniare la realtà creata, relatori di rilievo quali il Dottor Vincenzo Caravello, direttore Scientifico Nazionale del Portale di Gastroenterologia, dirigente medico presso l’ospedale civico di Palermo, il Dottor Pier Paolo Dal Monte, direttore Scientifico Nazionale del Portale di Proctologia, dirigente medico presso “Biosonic Medical Center” di Bologna, il Dottor Sandro Mazzella, dirigente medico gastroenterologo presso l’ospedale “Santo Spirito” di Roma, l’implantologo Alessandro Palumbo,Dirigente del suo studio privato a Pescara ed il dottor Antonino Tocco, specialista informatico e sviluppatore della piattaforma “Eccellenza Medica”. “Come fare di una buona idea, correlata a coraggio e rischio, un’eccellenza”, questo il messaggio che il dottor Bisegna vuole lanciare. “L’obiettivo sarà quello di raccontare ciò che è stato creato e dare strumenti al territorio per poter sviluppare nuove idee e, conseguentemente, nuovi posti di lavoro.Il tutto grazie all’utilizzo del mezzo informatico che permette una commercializzazione globale e rapida di beni e servizi. Le buone idee sono il motore di ogni cosa: se esse rimangono nel territorio in cui si è nati e cresciuti, creando quindi ricchezza per il territorio stesso, la soddisfazione aumenta, con essa ovviamente il rischio, poiché risulta più semplice e forse meno azzardato esportare le idee in posti che possono offrire confort maggiori rispetto a piccoli centri quali Capistrello, soprattutto in termini di tecnologie ed innovazioni, realtà di cui si parla in questa sede”, conclude il Dottor Bisegna, “questo è il bello nel quale vogliamo credere”.
Giulia Antenucci