Avezzano. “Al consiglio comunale è andata in scena una delle ultime puntate di un libro dei sogni messo in atto dal sindaco di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, e che si sta trasformando in un libro degli incubi”. Questo il commento di Claudio Tonelli, Filomeno Babbo e Lino Cipolloni al termine del consiglio sull’assestamento di bilancio che ha visto votare a favore solo una parte della maggioranza, 12 su 18, e uscire di scena un’altra, Udc e Partecipazione popolare. “La discussione riguardante l’assestamento di bilancio contiene profili indubbiamente assai discutibili”, hanno commentato gli amministratori, “molti dei colleghi, che oggi siedono nei banchi della maggioranza, hanno appreso bene cosa stavano per votare, infatti tre di essi sono usciti polemicamente dall’aula, due erano assenti e di quelli rimasti gran parte hanno espresso molti dubbi in merito, il tutto dopo un’accesa riunione di maggioranza. E’ evidente lo stallo di questa amministrazione, che non è stata in grado in più di tre anni di realizzare ciò aveva promesso e che ad oggi ne sta pagando inevitabilmente le conseguenze. Questa è una valutazione oggettiva della cittadinanza avezzanese ormai cosciente. Assurdo il ritardo sulla costruzione delle scuole, sulla viabilità tra le peggiori d’Italia, marciapiedi impercorribili, ampie zone prive di controlli lasciate in balia di malintenzionati che mettono a rischio l’incolumità di anziani e bambini, frazioni e periferie avviate ad un degrado mai visto, commercianti stanchi e sfiduciati, ed altro ancora. La cosa ancor più sorprendente, del punto all’ordine del giorno, è che la maggioranza ha approvato un documento che smentisce se stessa. Infatti molti di loro hanno sempre rimproverato nei mesi scorsi al sindaco l’assurdo aumento delle spese del personale, cosa che invece si è ripetuta nuovamente in questo atto con la previsione di altre unità che arriveranno dalla provincia i cui profili sono stati già individuati e che porterà ad un ulteriore aumento delle spese fisse dell’Ente, bloccando anche le legittime aspettative di chi vi lavora da anni per ricoprire mansioni superiori. Il dato politico non è meno disastroso perché abbiamo assistito ad una assenza al voto in aula di sei consiglieri di maggioranza, quella maggioranza, che il sindaco ha sempre sventolato come solida, si sta squagliando come neve al sole. Infatti il punto all’ordine del giorno è passato con appena dodici voti. Calcolando che i consiglieri in totale sono ventiquattro più il sindaco, possiamo affermare che sull’importante punto non ha avuto la fiducia della sua maggioranza, ferma a soli 12 voti, su 18, una fiducia che su un argomento tecnico con un sindaco tecnico di sinistra non è certamente di buon auspicio per il futuro”.