Avezzano. “Per aver raccolto lamentele e indignazione da chi ha ricevuto la lettera del sindaco ci si accusa di “scadimento culturale” ma in quanto a scadimento culturale non ci azzardiamo ad entrare in competizione con il sindaco Di Pangrazio perché ne usciremmo certamente sconfitti”. Lo afferma il coordinatore provinciale del Ncd-Area popolare, Massimo Verrecchia.
“La replica del sindaco Di Pangrazio attraverso ‘l’assessore’ Oscar Stornelli – aggiunge Verrecchia – conferma che la lettera inviata a circa 180 persone bisognose è stata un mezzo di propaganda. Pensavamo – continua Verrecchia – si trattasse di un nuovo metodo di comunicazione adottato da questa amministrazione che annuncia fondi con lettera autografa del sindaco, anziché attraverso i propri uffici , come avviene in tutti i comuni d’Italia, non essendo assegnati in modo discrezionale e con fondi non comunali, in sintesi le circa 180 famiglie avrebbero ugualmente ricevuto quelle somme anche senza lettera del sindaco perché non dipende dalla sua volontà l’erogazione di tali somme.
A tal proposito – puntualizza l’esponente di Ncd-Ap – ci sarà una interrogazione comunale a risposta scritta su quattro punti, per chiedere: 1) se è vero che i fondi integrativi per i canoni d’affitto non sono fondi comunali ovvero statali ( legge 431/98 art. 11); 2) se è vero che non vi è discrezionalità da parte del sindaco nell’assegnazione di tali fondi in quanto ciò avviene con criteri oggettivi con un bando ; 3) se al comune di Avezzano questi fondi sono mai stati comunicati agli interessati da altri precedenti sindaci con lettera autografa di questo ente; 4) se tali fondi sono arrivati nel mese di giugno o nei mesi precedenti per capire se i beneficiari hanno, con il ritardo, subìto ulteriori problemi.
La risposta a tale interrogazione a firma del sindaco Di Pangrazio sarà oggetto di una nostra conferenza stampa ad hoc. In quella occasione la cittadinanza potrà comprende se il sindaco ha effettuato un gesto propagandistico nei confronti dei bisognosi verso cui rivolgiamo la nostra comprensione e solidarietà”, conclude Verrecchia.