Avezzano. Per l’inchiesta interna della Asl di Avezzano Sulmona L’Aquila sul rinvenimento di medicinali scaduti all’interno dei reparti dell’ospedale spuntano i primi responsabili ma restano i dubbi da chiarire. Secondo il manager Giancarlo Silveri, che ha avviato una indagine interna, ci sono ancora punti oscuri da chiarire e delle incongruenze che devono essere spiegate. La relazione sulle oltre sessanta confezioni di farmaci scaduti già pronti sui carrelli di emergenza e medicheria rinvenute dal nas all’ospedale di Avezzano è stata consegnata ieri e visionata da Silveri e dagli altri dirigenti. Il direttore generale ha richiesto e ottenuto delle dettagliate relazioni dai responsabili dei reparti in questione dal personale addetto. A far scattare l’operazione dei militari dell’Arma era stata una segnalazione di privati cittadini, in particolare di pazienti, che hanno fatto venire alla luce la presenza dei farmaci vecchi. Diverse decine di confezioni scadute, in alcuni casi anche lo scorso anno, sono state trovate e sequestrate dai carabinieri del nucleo antisofisticazione di Pescara. “Stiamo predisponendo i provvedimenti disciplinari”, ha spiegato Silveri, “abbiamo voluto accertare chi non ha controllato e perché, in modo da dare la possibilità ai presunti responsabili di chiarire la propria posizione”. In particolare va accertato se c’è stato mancato controllo. Tra i dubbi, però, uno riguarda la presenza di farmaci scaduti che non sarebbero dovuti stare nel reparto, anche se avessero avuto la scadenza in regola. Ci si chiede da dove siano arrivati. E qualcuno potrebbe temere che siano stati portati dall’esterno proprio a scopi di sabotaggio. Il manager ha annunciato che in breve tempo sarà emanato un bando di gara per la centralizzazione e la distribuzione dei farmaci all’interno dell’ospedale per consentire un controllo maggiore che scongiuri il ripetersi di quanto accaduto.