Tagliacozzo. Vennero espulsi dal Regno di Napoli intorno al 1515. Oggi 180 ebrei con il cognome ‘Tagliacozzo’ sono arrivati in città e hanno riempito Piazza Duca degli Abruzzi per visitare il toponimico borgo. Ad accoglierli, tra le istituzioni presenti, il sindaco Maurizio Di MarcoTesta e l’assessore alla cultura Gabriele Venturini, che con la guida dei rappresentanti della Proloco e del professor Franco Salvatori hanno accompagnato il particolare gruppo turistico all’interno delle splendide strade del centro storico. In primo luogo, i “Tagliacozzo” hanno visitato le loro origini, attraversando via Borgo Vecchio e visitando lo storico quartiere dove risiedevano i loro avi nel sedicesimo secolo, esiliati dal Regno di Napoli. In occasione della visita, nei pressi di Porta Corazza, è stata affissa una targa sia in lingua italiana che in ebraico ed in un locale adiacente è stata allestita una mostra, a cura del Venturini, con delle foto ritraenti alcune parti del quartiere in età odierna. Mostra che su decisione di tutti i membri dell’organizzazione è stata donata alla comunità.
Per il pranzo, i “Tagliacozzo” hanno sostato nel cortile del Palazzo Ducale e verso le 15.00, si sono riuniti al Teatro Talia, dove si è tenuta una conferenza. Tra gli interventi, Natan Orvieto, ebreo salvato da don Gaetano Tantalo durante la seconda guerra mondiale, che ha raccontato i particolari toccanti dell’episodio, avvenuto proprio nella frazione di Poggio Filippo. In seguito, il primo cittadino ha dato avvio alla cerimonia di conferimento di cittadinanza onoraria collettiva alla comunità dei “Tagliacozzo” e tutti gli ebrei presenti con il cognome omonimo si sono presentati sul palco per ricevere un attestato. Nel finale, l’assessore Venturini ha ricordato l’esigenza di continuare a tramandare alle generazioni successive il ricordo delle tragedie vissute dal popolo ebraico durante la guerra, perché il racconto derivante da studio, foto, libri e film non può trasmettere mai il pathos di chi lo ha vissuto veramente.
“Non potete immaginare quanto sia importante per il nostro gruppo ricevere una cittadinanza onoraria, specie per un popolo come il nostro, che ha una storia decisamente sventurata”, afferma Nando Tagliacozzo, tra i rappresentanti del gruppo, “Ringrazio per il calore trasmesso in questo evento che tra l’altro ha consentito a tutti i “taglia cozzo” di conoscersi tra loro e spero presto di poter ripetere un’ulteriore visita nel borgo”. Giornata decisamente particolare e ricca di emozioni, in particolare nel racconto commuovente di Natan Orvieto che ha vissuto direttamente l’orrore della seconda guerra mondiale. Si erano aperte proprio ieri in consiglio alcune polemiche di contrasto tra l’intitolazione di una strada a Giorgio Almirante, sostenitore delle leggi razziali e l’evento di accoglienza degli ebrei. Eventi di “natura” diversa, ma con una particolare “coincidenza” di date. @RaffaeleCastiglioneMorelli