Avezzano. “Ad Avezzano è necessario potenziare ciò che già c’è, con una sede fisica definitiva, e lavorare seriamente per un’altra sede distaccata come potrebbe essere la Facoltà di agraria o addirittura Medicina veterinaria, sedi distaccate universitarie quindi e non semplici corsi universitari che lasciano il tempo che trovano, come quelli che ci offriva all’epoca l’università dell’Aquila pur di non far insediare giurisprudenza ad Avezzano”. Lo afferma il coordinatore del Ncd-Area Popolare, Massimo Verrecchia, tra i promotori dell’istituzione di giurisprudenza ad Avezzano. “Aver difeso pubblicamente”, continua Verrecchia, “la sede distaccata di Giurisprudenza ad Avezzano, sia in consiglio comunale che fuori, dai continui attacchi della maggioranza di sinistra, ha portato il sindaco Di Pangrazio ad attivarsi su altre strade dopo essersi reso conto che la città non gli avrebbe mai consentito di toccare giurisprudenza definita dalla sua coalizione “fallimentare” affermazione da lui mai smentita. Che non interessi nulla di giurisprudenza al Sindaco – aggiunge Verrecchia- è ormai un dato di fatto perché in tre anni non è stato in grado di garantirgli una sede definitiva propria, con una mensa ed una biblioteca. Avrebbe dovuto ristrutturare la sede originaria di via Napoli, abbandonata a se stessa, valorizzando così anche il patrimonio comunale, ed invece continua a prevale la logica della sede provvisoria ed ora anche itinerante. I master sono certamente utili ma, rivolgendosi a pochi ragazzi già laureati ed avendo costi elevati, risultano convenienti soprattutto per le casse delle università. Per il sindaco”, sottolinea Verrecchia, “orami è diventata un’arte annunciare ‘fumo’, pensando di aver trasformato i cittadini in sudditi, facendo proclami come quelli dell’Accademia dell’alta cucina del Mediterraneo, che non si sa dove sia finita, senza essersi reso conto che in questi tre anni non ha fatto nulla di rilevante per la città dove alcune zone sono sempre più soggette ad un maggior degrado, anzi, una cosa è riuscito a farla, quella di aumentare le tasse come la TASI, portandola fino al 150% in più, per la stragrande maggioranza dei cittadini avezzanesi”, conclude Verrecchia.