San Benedetto dei Marsi. E’ scontro tra la maggioranza e l’opposizione. Delicata la materia del contendere: la sicurezza delle scuole. Sul tema è intervenuto il consigliere dell’opposizione, Fabrizio Domenico Cerasa: “Con proposta di delibera consiliare (la numero 2, discussa in consiglio comunale il 14 aprile 2015), l’attuale amministrazione ha cercato di riattivare l’incarico di progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva nonché la direzione dei lavori, contabilità, il collaudo e la sicurezza di tutti i plessi scolastici marruviani, incarico affidato (con determina numero 223, del 13 ottobre 2009) a una società di Bologna. In seguito a una mia contestazione verbale, la proposta è stata ritirata dagli stessi proponenti, perché riconosciuta errata per carenza di verifica della documentazione. Immediatamente viene riconvocato il consiglio comunale (il 30 aprile 2015) e l’amministrazione comunale, ancora una volta, ripropone di riattivare l’incarico alla società di Bologna, già da me contestato e da loro ritirato. In seguito c’è stata una mia ulteriore contestazione, questa volta con intervento scritto e puntuale, perché errata la proposta come la precedente. Visto che la seconda proposta, benché contestata con fondamento, è stata ugualmente approvata dall’attuale amministrazione, per impedire che da essa possa scaturire un potenziale danno economico, finanziario e d’immagine al nostro Comune, ho presentato una interrogazione”, ha proseguito Cerasa. “Dalla indeterminatezza degli importi a base di gara possono scaturire danni economici irreparabili; la procedura negoziata (delibera numero 116, del 4 settembre 2009) è stata eseguita senza dimostrare che l’importo fosse realmente inferiore a 100mila euro; l’incarico fu affidato con un compenso differente e maggiore, 12 per cento e 10 per cento al posto di 4,832 per cento, da quello offerto in gara dalla società di Bologna; presenza di potenziale conflitto di interessi: il compenso viene determinato dalla stessa società di Bologna che lo percepisce; l’incarico della verifica di vulnerabilità sismica, finalizzata alla verifica di economicità, non è limitazione dell’incarico, ma è, invece, estensione di incarico senza gara. E’ un atto sconsiderato riattivare un incarico la cui legittimità è palesemente da verificare e l’eventuale danno che ne potrebbe derivare è colpa grave. In ottemperanza al mio ruolo tutelerò gli interessi del Comune e dei cittadini con ogni mezzo e in ogni luogo. Siamo certi che i nostri figli studino in luoghi sicuri? E’ possibile che da una procedura viziata scaturisca un risultato sicuro?”, appassionati interrogativi – quelli del consigliere Cerasa – al termine del suo intervento.