Avezzano. I lavoratori dell’LFoundry partecipano in massa al referendum e dicono sì alla nuova turnazione 3 – 5. In 639 – di cui 418 turnisti e 221 giornalieri – hanno scelto la nuova turnazione che prevede 3 giorni di lavoro e 5 di riposo, in 302 – di cui 243 turnisti e 59 giornalieri – hanno detto no a questa novità preferendo di fatto l’attuale assetto che prevede 4 giorni di lavoro e 4 di riposo. La rivoluzionaria modifica, che se applicata porterà a una leggera diminuzione dei salari, arriva dopo 16 anni dall’entrata in vigore delle 12 ore di lavoro e del turno 4 – 4 attualmente in vigore e abbaterà i 500 esuberi annunciati 2 anni fa dalla proprietà. “È stata molto significativa la partecipazione dei lavoratori”, ha commentato Roberto Di Francesco (Fiom-Cgil), “sintomo che i dipendenti sono interessati al loro futuro”. Alle urne sono stati chiamati 1.521 dipendenti dell’LFoundry, e hanno votato in 954. Dal voto sono stati esclusi i 15 dirigenti dell’azienda dove si producono componenti elettronici per memorie e sensori d’immagine. “È stato un lavoro molto complesso portato avanti con tenacia dalle rsu”, ha precisato Alfredo Fegatelli, segretario Fiom-Cgil, “ora si dovranno prima sfruttare tutti gli ammortizzatori sociali, poi, una volta terminati, l’azienda potrà decidere se applicare o meno questa nuova turnazione che di fatto porterà a 0 gli esuberi dei turnisti e ridurrà fortemente quelli dei giornalieri. Ora i volumi produttivi stanno aumentando, ma se dovessero scendere l’azienda potrebbe decidere di applicare la nuova turnazione”. Il prossimo passo ora sarà l’incontro di verifica al ministero per lo Sviluppo economico e la discussione con la Regione per gli impegni presi in passato. “Siamo soddisfatti non solo per il risultato ma anche per la partecipazione dei lavoratori”, ha sottolineato Alessandro (Uil-Uilm), “ora si dovrà espletare la parte burocratica di questo accordo. Noi continuiamo a lavorare tra le criticità, grazie a questa novità possiamo stare più tranquilli”. Per Antonello Tangredi (Fim-Cisl): “la maggior parte dei no sono venuti dalle figure professionali medio alto perché con la nuova turnazione ci rimetterebbero economicamente di più. Questo è sicuramente una soluzione che tutela i lavoratori ed evita i tagli”. Secondo Andrea Campione (Fismic): “L’accordo baratta la riduzione oraria procapite di due giorni al mese in cambio di nessuna attivazione di procedura di licenziamento collettivo”.