Avezzano. E’ in discussione in questi giorni nell’apposita commissione, per poi approdare in Consiglio Comunale, la possibile variazione all’articolo 15 delle norme tecniche di attuazione del Piano regolatore generale. Sulla vicenda è intervenuto Lorenzo De Cesare. “E’ bene ricordare che questo articolo contiene delle deroghe ai vincoli posti dalle norme per l’edificazione nelle zone soggette a Piano Attuativo”, ha commentato De Cesare, “per far capire di cosa si parla in queste zone si può edificare solo se tutti i proprietari dei terreni sono d’accordo nel costruire e le deroghe attualmente in vigore, viceversa, permettono ai proprietari dei terreni confinanti con strade principali di edificare anche in assenza di detto accordo. La Provincia nel 2003, era direttore l’attuale Sindaco di Avezzano, in un’ottica di trasparenza prescrisse al Comune di Avezzano l’individuazione dettagliata delle strade ove applicare queste deroghe. La modifica in questione tenderebbe ad eliminare questo elenco con l’introduzione di un principio. Questo vuol dire che le future richieste di concessione edilizia per i terreni ricadenti in zone soggette a Piano Attuativo saranno oggetto di valutazione di volta in volta e magari si scoprirà, commenta ironico Lorenzo De Cesare ex assessore al Bilancio, che alcuni terreni ora confinanti con strade non ricomprese nell’attuale elenco di strade principali e, quindi, ove gli attuali proprietari non possono edificare senza il consenso di tutti, ricadranno per magia in questi nuovi principi, cosicché i proprietari potranno edificare a prescindere dal consenso degli altri proprietari dei terreni ricadenti nelle zone soggette a Piano Attuativo.Amministrazione trasparente? In campagna elettorale si, continuai ironico Lorenzo De Cesare, nei fatti un pochino meno. A chi giova rendere estremamente aleatoria e soggetta a valutazione personale una norma che è già una deroga, ossia, permette eccezionalmente di edificare ove non si potrebbe? Forse a qualche costruttore? O, peggio, direttamente a qualche amministratore? In quest’ultimo caso vedremo quale Consigliere dovrà uscire dall’aula, infatti, quanti tra loro hanno terreni ricadenti in zone soggette a Piano Attuativo non possono votare la norma poiché in palese conflitto d’interessi”.