Avezzano. Il centrodestra si prepara a ripartire per creare un’alternativa concreta in vista delle elezioni amministrative del 2017. Dopo le provinciali si torna in campo per gettare le basi per il futuro. Ne è certo Massimo Verrecchia, coordinatore provinciale Ncd – Ap, che ha nuovi obiettivi da raggiungere. “Il risultato delle Provinciali avrebbe dovuto garantire una schiacciante vittoria per il centrosinistra avendo dalla loro parte i comuni di L’Aquila, Avezzano e Sulmona”, ha affermato il coordinatore Verrecchia, “invece queste ‘elezioni’ provinciali hanno dato all’intero centrodestra un segnale importante che non può essere politicamente sottovalutato. Al comune dell’Aquila si è verificata una forte implosione della maggioranza che comincia a lanciare segnali sempre più d’insofferenza politica nei confronti di alcune scelte prese in solitario. Ad Avezzano – aggiunge Verrecchia – dove il sindaco Di Pangrazio alla vigilia del voto, a seguito di una riunione di maggioranza, aveva affermato che “la maggioranza compatta” dei diciotto componenti avrebbe votato i suoi due esponenti, il risultato delle urne ha fatto emergere che ben tre consiglieri non hanno voluto seguire quella indicazione. Questi episodi sono importanti per iniziare a costruire una valida e credibile alternativa al Pd ed alla sinistra che oggi governano L’Aquila ed Avezzano. Per quanto ci riguarda – sottolinea il coordinatore Ncd – Ap – il cammino è tracciato e l’occasione è utile per ammettere pubblicamente che abbiamo commesso, tre anni fa, sia all’Aquila che ad Avezzano degli errori politici che non possiamo di nuovo ripetere. Da parte nostra c’è questo riconoscimento, auspicando che anche altri facciano un mea culpa, ci rimbocchiamo le maniche per una nuova e forte aggregazione anche con molte realtà civiche che, stufe di queste deludenti amministrazioni, già hanno dato la loro disponibilità. Non possiamo aspettare quindi che da Roma finiscano di discutere sul cosa o sul come fare, sul territorio dobbiamo precorrere quei tempi a prescindere, conclude Verrecchia.