Avezzano. Aggredisce un collega durante l’orario di lavoro e viene licenziato. Il Consorzio acquedottistico
marsicano ha emesso un provvedimento disciplinare nei confronti del dipendente che a fine marzo subito dopo una colluttazione mandò all’ospedale Roberto Salvi per le ferite riportate. I due, impiegati uno nell’ufficio protocollo e uno nell’ufficio aste, iniziarono a discutere per un documento e in pochi minuti cominciarono a volare parole pesanti che poi sfociarono in un’aggressione vera e propria. Per dividere i due arrivarono subito i colleghi, attirati dalle urla, che poi furono costretti a chiedere l’intervento del 118 per Salvi che venne trasportato all’ospedale di Avezzano. La vicenda ha destato scalpore tanto da spingere l’amministratore delegato Giuseppe Venturini ad annunciare, fin da subito, l’apertura di un procedimento disciplinare per far luce sulla vicenda. Dopo qualche settimana il dipendente è stato convocato in audizione al consorzio per raccontare la vicenda e chiarire la sua posizione. Nei giorni scorsi, poi, gli è stato notificato il provvedimento da parte del Consorzio acquedottistico marsicano con il quale è stata disposta l’interruzione del rapporto lavorativo. L’impiegato è stato ritenuto responsabile di aver provocato la rissa e per questo è stato deciso di allontanarlo dal posto di lavoro. Attualmente il dipendente è in infortunio perché ha fatto ricorso all’Inail subito dopo la colluttazione e ne avrà almeno per 30 giorni. Il provvedimento non ha riguardato Salvi che attualmente è ancora dipendente del Cam. È quasi certo che non appena terminato il periodo di infortunio l’impiegato farà ricorso contro il licenziamento avvalendosi delle norme che tutelano i lavoratori. Invece Salvi, che dovrà essere operato, durante la colluttazione ha riportato la rottura di una vertebra e i medici gli hanno diagnosticato 40 giorni di prognosi.