Avezzano. Grande partecipazione alla presentazione dello “Stemmario delle razze tagliacozzane” di Fabrizio Venturini, edito da “Progetto comune” con il patrocinio dell’Ordine di Malta e del Comune di Tagliacozzo. Il volume, frutto di una ricerca sulle razze locali e sulla loro collocazione rionale tramite una cernita tra i quattrocento soprannomi tagliacozzani individuati, è stato presentato sabato nella sala Capitolo del convento di San Francesco. E’ intervenuto il professor Leonardo Saviano, professore di Storia delle Dottrine politiche all’Università Napoli “Federico II” e storico del Principato di Monaco, che ha scritto la prefazione del libro. Secondo Saviano, “l’accurata indagine e la puntuale traduzione araldica degli indcativi dei gruppi dei discendenti di una razza forte e gentile si rivela un’operazione pienamente riuscita per la competenza e la puntualità”. Dopo il saluto del sindaco Maurizio Di Marco Testa, Saviano ha parlato inoltre di “un volume che succede , forse, ad altri tentativi di sistemazione e di richiamo alla memoria del posto, con una classificazione veramente pregevole, superando di gran lunga altri autori”. Interessante l’intervento principalmente tecnico su temi di araldica dell’esperto di storia e d’arte, Maurizio Carlo Alberto Gorra. Con un approccio riguardante risvolti iconografici ed emblematici delle due discipline, da esperto di araldica dal 1979, ha fatto una disquisizione degli argomenti trattati basandosi sulle proprie conoscenze che partono dalla lettura dei principali testi italiani, soprattutto quelli di fine XIX/inizio XX secolo. L’assessore alla Cultura del Comune di Tagliacozzo, Gabriele Venturini, esperto di archeologia, ha apprezzato il lavoro dell’autore. “Credo fermamente”, ha sottolineato, “e non per la parentela che mi lega a Fabrizio, che iniziative come questa siano di fondamentale importanza. Stiamo parlando sostanzialmente del tema dell’identità culturale della nostra città che per molti di noi coincide perfettamente con la storia delle nostre famiglie, e tutto questo è cosa che scalda il cuore e che affascina tutti coloro che sentono l’importanza dell’appartenenza. Giocando un po’ con le parole”, ha aggiunto, “in un’efficace quanto banale e riduttiva sintesi mediatica, si potrebbe arrivare a dire che «lo sviluppo del presente non può prescindere dal passato». Un passato che torna e che ogni giorno che passa sembra essere, un po’ per scelta ed un po’ per sorte, il vero punto di forza della nostra città e della nostra comunità. Questo è un libro diverso, che ci parla della storia degli uomini, magari non importantissimi da essere ricordati come uomini “illustri”, ma spesso altrettanto importanti da far nascere una “Razza”, una clan, una discendenza”. La presentazione è stata coordinata dal geografo Frnaco Salvatori, professore ordinario di Geografia all’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Il volume, di stampo spiccatamente divulgativo e che permette al lettore meno esperto in materia di immergersi nel mondo dell’araldica, raccoglie 108 stemmi a colori con una breve descrizione della relativa razza o famiglia e con una spiegazione sulla rappresentazione grafica. L’autore, primo dirigente medico della polizia di Stato, tagliacozzano doc, cavaliere di grazia magistrale del Sovrano militare ordine di Malta, coltiva da anni la passione della storia locale e dell’araldica. Venturini ha voluto fotografare l’organizzazione in “clan” (diverso dal consueto clan mercantile o artigiano di stampo medievale) della società tagliacozzana di una volta, ricordo antico di tempi in cui era importante “appartenere” per non essere considerato ai margini della società. (p.g.)