Luco dei Marsi. Ci sono troppi punti da chiarire nel progetto per il campo fotovoltaico, per questo l’opposizione di Luco dei Marsi ha interessato le autorità competenti e chiesto le dimissioni dell’amministrazione comunale perchè: “non sono state rispettate le regole”. Il gruppo consiliare “Uniti per Luco” torna sulla vicenda degli incentivi il campo fotovoltaico di 504 Kw costruito su terreni agricoli del Fucino privati poi passato al Comune da una società. I consiglieri Camillo Cherubini, Marivera De Rosa e Giorgio Giovannone, segretario del Pd di Luco dei Marsi, hanno presentato l’iter per la realizzazione del campo dal 2012 a oggi evidenziando delle anomalie che sono state denunciate alle autorità competenti. Il terreno in questione era di un privato, poi è stato ceduto al Comune che a sua volta ha dato l’opportunità a una società privata di realizzare l’impianto. “Abbiamo esaminato attentamente ogni documento inerente la realizzazione del sito”, ha spiegato De Rosa, “nello scambio di missive tra il Comune e la Regione si capisce che sono state commesse delle irregolarità e per questo è stata annullata la possibilità di usufruire delle tariffe agevolate”. La Regione, inoltre, avrebbe chiesto al Comune informazioni sulla variante al piano e sul cambio di destinazione d’uso non menzionate nelle delibere come confermato anche da alcuni membri della maggioranza. Una vicenda, quindi, complessa che a detta dell’opposizione del Partito democratico non porterebbe benefici ai cittadini ma solo a un privato. “Noi non siamo contrari al fotovoltaico, ma ci opponiamo al mancato rispetto delle regole”, ha commentato Cherubini, “il proseguire della storia è ancora più grave perché c’è stato un ulteriore aggravamento della situazione con l’utilizzo di mezzucci che hanno messo in discussione la storia dei consigli comunali. Con questo impianto al Comune di Luco andrebbero solo 10mmila euro l’anno, mentre alla società 3 milioni di incentivi più il ricavato dalla vendita dell’energia”.