Avezzano. Dovrà rimanere ai domiciliari Pierina Chiaravalle, avezzanese coinvolta nell’ambito dell’inchiesta su Mafia capitale.La giovane è accusata di corruzione aggravata. Il riesame a dicembre aveva stabilito la sostituzione del carcere con i domiciliari. Ieri, invece, i giudici hanno dichiarato inammissibile il suo ricorso e quello di altre persone coinvolte dipendente di una società cooperativa coinvolta nell’inchiesta. La donna 30enne, al momento residente a Roma, ha abitato per diverso tempo ad Avezzano, ed è accusata di corruzione aggravata. Chiaravalle, collaboratrice di Buzzi, viene ritenuta dagli inquirenti una sua persona di fiducia. A lei la procura addebita il reato di corruzione aggravata «dall’aver agito al fine di agevolare l’associazione mafiosa». Con Buzzi, sostiene l’accusa, «condivide chiaramente i pagamenti illeciti da lui elargiti, come emerge dalle conversazioni telefoniche». Secondo quanto emerso il ruolo di Chiaravalle era chiaro: insieme ad un’altra collaboratrice, Emanuela Bugitti, si occupava «della alterazione documentale finalizzata a interferire con i processi decisionali della Pubblica Amministrazione».