Avezzano. Comune in “sostegno” delle famiglie con almeno 4 figli. L’ente ha emanato il bando per l’assegnazione di un contributo del valore non inferiore a 200 euro a un massimo 60 famiglie finalizzato a fornire un supporto economico ai servizi di erogazione dell’energia elettrica, del gas, dell’acqua, della raccolta dei rifiuti urbani o per agevolare e ridurre i costi legati ai servizi scolastici (acquisto libri di testo, trasporto, mensa, tasse di frequenza). Potranno beneficiare del contributo economico i nuclei familiari residenti nel Comune di Avezzano con numero di figli risultante all’anagrafe pari o superiore a quattro, conviventi e a carico fiscalmente e con indicatore Isee fino a 30mila euro. “La famiglia è un caposaldo della società, i figli sono il futuro del paese, quindi, nonostante le ristrettezze del bilancio”, affermano il sindaco Antonio Floris e l’assessore alle politiche sociali Luca Dominici, “l’amministrazione vuole dare un piccolo contributo ai nuclei familiari che hanno tanti figli e un reddito non altissimo”. Le istanze ritenute ammissibili verranno ordinate in base all’ISEE e il valore del contributo assegnato sarà proporzionale a tale indicatore, fermo restando l’importo minimo, di 200 euro garantito a tutti gli ammessi al beneficio. Qualora il numero delle famiglie in possesso dei requisiti prescritti risulti superiore a 60 unità verrà data priorità ai nuclei familiari con valore Isee inferiore, mentre in caso di pari condizione il contributo sarà assegnato al nucleo con maggior numero di figli minori. Le richieste possono essere presentate all’ufficio Segretariato Sociale del Comune di Avezzano – in Via Vezzia, 32- (tel. 0863/501377) entro il 08/07/2011. Qui, nei giorni di lunedì, mercoledì, e venerdì dalle 8.30 alle 13, gli interessati possono ritirare la modulistica, scaricabile anche dal sito internet del Comune: www.comune.avezzano.aq.it <http://www.comune.avezzano.aq.it/> Sui dati dichiarati, comunque, saranno effettuati, ai sensi dell’art. 71 del D.P.R. 445/2000 controlli finalizzati ad accertare la veridicità delle informazioni fornite e confronti dei dati reddituali con i dati in possesso del sistema informativo del Ministero delle Finanze oltre che di altre Pubbliche Amministrazioni. Qualora emerga la non veridicità del contenuto della dichiarazione, oltre alla decadenza dal diritto ai benefici eventualmente conseguiti, si incorre nelle sanzioni penali previste dall’art. 76 del D.P.R. in argomento (pene a carattere detentivo anche fino a 5 anni e multe).