Maxy rifornimento di carburante prelevato grazie a una truffa. Sono stati portati via infatti duemila litri di benzina da una stazione di servizio di Celano pagato con un assegno da due donne che si sono spacciate per segretaria e dipendente di una grossa ditta. Si tratta di L.P.R., 37 anni, e M.S. (22), entrambe accusate di truffa e fornitura di titolo bancario provento di furto. Una volta andate via con il grosso carico, infatti, il titolare della distributore si è accorto che si trattava di una truffa perché l’assegno era rubato. Ora le due donne, entrambe di Ardea, in provincia di Roma, sono state rintracciate e denunciate con l’accusa di truffa. Un complice, che era con loro, non è stato ancora identificato. I fatti risalgono a novembre scorso quando le due donne, in compagnia di una terza persona, si presentano al distributore sostenendo di dover fare un imponente carico. Così tirano fuori dal furgone un gran numero di taniche e iniziano il maxi rifornimento. Il titolare non aveva motivo di pensare a un truffa e una volta riempiti tutti i contenitori ha chiesto il pagamento, per un totale di oltre tremila euro. Le due donne hanno pagato con un assegno per poi risalire sul furgone e ripartire. Quando il proprietario dell’area di servizio è andato in banca per cambiare l’assegno ha avuto una brutta sorpresa. Risultava infatti rubato a Viterbo. Le indagini degli agenti del commissariato di Avezzano hanno permesso di rintracciare le presunte truffatrici che sono state denunciate alla procura della Repubblica di Avezzano. Il terzo uomo è ancora ricercato. Gli agenti della squadra anticrimine di Avezzano stanno cercando di capire anche come le donne siano entrate in possesso dell’assegno, se sia stato rubato da loro o se è il frutto di una ricettazione.