Avezzano. Il Wwf Abruzzo Montano, da sempre contrario all’insediamento della Centrale PowerCrop, esprime viva soddisfazione per il parere negativo alla realizzazione dell’impianto a biomasse dato dalla Conferenza dei Servizi. Le osservazioni presentate dal Wwf Abruzzo Montano sulle emissioni in atmosfera, sul piano idrico e degli scarichi industriali, il lavoro sinergico svolto con il Comitato Marsicano No PowerCrop e con tutte le altre associazioni e movimenti contrari al progetto, il sostegno “corale” dei tantissimi manifestanti, hanno portato a questo importante risultato a tutela del territorio, dell’agricoltura, dell’intera economia marsicana ma soprattutto a difesa della salute dei cittadini. Un risultato che dà nuova forza per continuare a difendere il nostro territorio, preda e bersaglio di iniziative ed assalti che nulla hanno a che vedere con la sua vocazione e per avviare interventi di risanamento del degrado e di valorizzazione dei nostri beni ambientali. Il WWF Abruzzo Montano esprime inoltre solidarietà ai lavoratori dell’ex zuccherificio, con l’auspicio di una loro immediata ricollocazione, e chiede che i finanziamenti statali ed europei destinati a questo progetto restino nella Marsica e siano utilizzati in programmi di agroindustria, nella pianificazione di progetti di ricerca e nella realizzazione di un polo agricolo di eccellenza che contrasti la disoccupazione giovanile e dia un deciso e virtuoso slancio alla nostra economia. Il WWF Abruzzo Montano sta proseguendo il lavoro avviato dal WWF Marsica, estendendo il suo campo d’azione a tutto il territorio della Provincia dell’Aquila. Il direttivo, costituito da Silvia Cardarelli, Tiziano Collacciani, Giuseppe Walter Delle Coste, Valter Massimiliano Frigioni, Domenico Lacasasanta, Bruno Petriccione, Antonello Santilli, auspica la sempre maggiore partecipazione diretta di tutti i cittadini sensibili alle tematiche ambientali. “Esprimiamo piena soddisfazione per il provvedimento di diniego alla centrale Power Crop di Avezzano, da parte del Comitato Via della Regione Abruzzo”. Lo affermano il Presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio ed il Consigliere regionale Lorenzo Berardinetti. “Le criticità di natura economica, ambientale e sociale introdotte da un tale impianto, avrebbero strutturalmente modificato la qualità del territorio, delle sue produzioni agricole e delle sue valenze paesaggistiche e storico archeologiche. L’opposizione unanime dei Consigli comunali, delle categorie produttive e della società tutta, hanno trovato un evidente riscontro tecnico ed una motivata attenzione da parte della nostra Regione. Bisogna ora continuare nella coerente azione di tutela – rilevano Di Pangrazio e Berardinetti – evitando che norme e prerogative del governo nazionale contrastino, come in altri casi, l’autonomia che la Costituzione riconosce alle Regioni nel disegnare la qualità dello sviluppo dei propri territori”. Infine, una proposta per la quale impegnare tutte le istituzioni regionali e locali: “Nel quadro che si va delineando bisognerà tener ferma l’inibizione alla realizzazione dell’impianto, senza dimenticare il futuro dei lavoratori dello zuccherificio di Celano, che potranno essere ricollocati nell’ambito di progettualità coerenti ed innovative collegate con lo sviluppo delle bonifiche, della qualità del territorio del Fucino e dello sviluppo dell’agroindustria. Un obiettivo – sottolineano il Presidente Di Pangrazio e il Consigliere Berardinetti – cui la Sadam ha inspiegabilmente rinunciato, ma che resta determinante per il futuro della nostra agricoltura”. Gli attivisti del comitato No Powercrop non si fermano e già oggi pomeriggio alle 18 saranno all’auditorium Pietro Taricone di Trasacco con il Wwf Marsica, Fare Verde, Cia, Coldiretti, Confagricoltura e le amministrazioni comunali del Fucino per illustrare ai residenti l’esito del vertice di Pescara. “Quello ottenuto è un buon risultato, non sappiamo cosa succederà da adesso in poi, ma siamo pronti ad andare avanti se necessario perché abbiamo valide argomentazioni a nostro favore”, hanno precisato dal comitato No Powercrop, “ma soprattutto perché finalmente la consapevolezza del territorio marsicano in merito a quest’opera sta crescendo, lo dimostra la grande partecipazione alla manifestazione a cui hanno preso parte i cittadini, gli agricoltori, associazioni e alcune istituzioni comunali. Ci auguriamo che questa sia la prima pagina di una nuova storia per il nostro territorio, in cui tutti gli attori coinvolti, cittadini, associazioni ambientaliste, categorie professionali agricole e istituzioni inizino a cooperare e a lavorare insieme per costruire una vera “fabbrica” di sviluppo etico, sostenibile e socialmente utile, capace di creare vera occupazione. La Marsica ha molto da offrire: bellezza, cultura, ambiente, agricoltura, è ora di smetterla di fare gli interessi di chi non solo non conosce questo territorio, ma ha anche la presunzione di offenderlo dichiarando che in questa terra non ci sono prodotti di qualità”.