Avezzano. Una grossa quantità di acqua di fogna tracima dal collettore che unisce il vecchio depuratore al nuovo. Le proteste per la situazione arrivano dai proprietari terrieri che si sono ritrovati metri cubi di acqua inquinata nei loro terreni che si trovano nella zona tra il vecchio e il nuovo depuratore. Metri cubi di melma e scarti fognari in questi giorni hanno trasformato alcuni campi nella zona compresa tra la struttura di via Pozzillo e quella, appena inaugurata, di Strada 2 in una sorta di risaie.
“Non era mai accaduto in passato una cosa del genere”, spiegano i proprietari che temono il verificarsi di altri episodi dello stesso tipo in periodi di coltivazione. “Fortunatamente in questi mesi non ci sono colture”, sottolineano, “ma se questo fenomeno, oramai diventato una consuetudine in queste settimane, dovesse avvenire quando i campi saranno coltivati, noi perderemo il raccolto, e a quel punto chi pagherà i danni?”. Sulla questione era intervenuto lo scorso anno, su accertamenti dei tecnici del Comune di Avezzano, l’assessore Roberto Verdecchia, che aveva la delega all’Ambiente. L’inaugurazione fu di fatto rinviata per un presunto sottodimensionamento delle condutture. Successivamente l’impianto è stato aperto. Ora gli agricoltori, che prima della realizzazione del nuovo depuratore non avevano avuto mai problemi né casi di allagamento, hanno ricostruito il percorso dell’acqua e si sono accorti che a tracimare in modo violento era proprio la conduttura che unisce le due strutture, visto che non riusciva a far fronte al flusso idrico. “Forse è troppo piccola rispetto alle esigenze”, affermano preoccupati, “in quel caso va subito trovata una soluzione”. Il nuovo depuratore di Avezzano è costato oltre 9milioni e 300mila euro di fondi pubblici. Ora sarà necessario fare luce sulla problematica e al riguardo i proprietari chiedono risposte.