Tagliacozzo. Sono stati individuati gli latri giovani coinvolti nella zuffa con armi, spranghe e mazze avvenuta nel centro storico di Tagliacozzo sabato sera. La colluttazione è stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza posizionate su piazza Argoli. Si tratta di M.N., 29 anni, e M.A. (22), indagati per lesioni personali aggravate in concorso nei confronti di un giovane di Sante Marie, A.T.. Secondo una ipotesi, i tre stranieri, residenti a Tagliacozzo, avrebbero messo in atto una spedizione armati di bastoni, spranghe e coltelli raggiungendo il marsicano, picchiandolo e mandandolo all’ospedale con lesioni in più parti del corpo. Diversa la versione degli indagati che sostengono, tramite i loro legali, che si sia trattato di un lite tra due fazioni, da un lato i marsicani e dall’altro gli albanesi. Sarebbero state coinvolte, infatti, altre persone. Secondo gli albanesi tutto era partito da una lite sorta nei giorni precedenti per motivi banali. I due indagati sono stati già sentiti dai carabinieri della compagnia di Tagliacozzo, guidati dal capitano Edoardo Commandè. Le immagini delle telecamere, acquisite dai carabinieri, potranno fornire maggiori dettagli sull’accaduto. Sono state diverse le prese di posizione sulla vicenda. L’assessore al Turismo e alla Cultura, Gabriele Venturini, ha lanciato delle proposte tra cui l’approvazione in consiglio di un atto di indirizzo con il duplice intento di sostenere le vittime di violenze facendo costituire il Comune parte civile in tutti i processi penali, e chiedere alle forze dell’ordine di rafforzare la loro attività di repressione dei furti e delle violenze”. “Purtroppo”, ha spiegato Claudio Ciucci, segretario regionale dell’Ugl polizia, “anche l’ultima legge di stabilità massacra donne e uomini in divisa con tagli pesanti che si riflettono soprattutto nei settori operativi”. Per i legali degli indagati, “serve una politica di convivenza e prima che vengano prese posizioni discordanti bisogna accertare i fatti”.