Avezzano. Si è aperto ieri a castello Orsini il convegno scientifico “Cento anni dal Terremoto. Il percorso della cultura sismica”, cui hanno partecipato tra gli altri il Capo Dipartimento della Protezione Civile nazionale, Franco Gabrielli, ed il presidente dell’INGV, Stefano Gresta. Il convegno, che si svolgerà nelle giornate di oggi e domani, è organizzato dall’INGV e dal Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri. «Il terremoto della Marsica, il più devastante che il nostro Paese possa ricordare, è un esempio per tutta la nazione» ha detto il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli. «Il tributo di sangue, che questa terra ha dato, – ha aggiunto – e la determinazione, con cui i cittadini hanno saputo rispondere alle estreme difficoltà, sono un esempio di tenacia che dovrebbe farci riflettere. 5 anni di scosse e gli uomini, sopravvissuti al tremendo sisma, costretti a lasciare la città per arruolarsi nella Grande Guerra. La memoria e il ricordo non devono essere fini a se stessi – continua il Prefetto – ma devono creare una consapevolezza che induca comportamenti ed azioni preventive. In Italia i temi di protezione civile sono trattati con cautela e con un atteggiamento scaramantico – ha aggiunto il Prefetto Gabrielli -. I cittadini vogliono che la scienza li rassicuri, ma il nostro paese ha un elevato rischio sismico e la rassicurazione non può essere data. L’ipocrisia lessicale tipica di questi momenti è ‘non facciamo allarmismo’ – continua Gabrielli -, invece tutte le persone devono essere consapevoli dei rischi che corrono in un determinato territorio, attraverso la conoscenza dei Piani di Protezione civile di cui ogni comune è, e deve essere, dotato. Tutti noi siamo la protezione civile, 60 milioni di volontari che devono agire nel loro singolo ruolo per il bene della collettività. Il cardine di questa architettura virtuosa è non attendere che altri facciano per noi, ma attivarci ed agire per noi e per gli altri». Il Capo Dipartimento ha concluso con un plauso all’iniziativa introdotta dal sindaco della città di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, nell’intervento di apertura del convegno, in cui ha spiegato l’impegno di tutti i sindaci dei 37 comuni marsicani per redigere un Piano di Protezione civile integrato e comprensoriale. «Il Piano – ha spiegato il sindaco Di Pangrazio – funzionale alle specifiche esigenze territoriali del comprensorio marsicano, sarà finalizzato ad integrare ed ottimizzare i piani elaborati dai singoli comuni e costituirà un valido, moderno ed efficace riferimento in caso di calamità». Il comune di Avezzano mette a disposizione «il nuovo municipio, che – spiega il sindaco – sarà l’edificio strategico e sicuro dove accogliere la DICOMAT, cioè l’edificio ospitante tutti i servizi di sicurezza e aiuto in caso di necessità». «L’amministrazione comunale – continua Di Pangrazio – ha particolarmente a cuore la sicurezza degli edifici, tant’è che nel 2015 realizzerà gran parte del programma di messa in sicurezza delle scuole della città e degli altri edifici pubblici». Il sindaco ha conscluso il suo intervento con un’esortazione ai tanti ragazzi presenti in sala: «Voi siete il futuro – ha detto -, il futuro di questa nostra terra fragile ma bella, che va accudita quotidianamente». Autorevoli relatori si alterneranno nella interessante “due giorni”, da Galadini a Messina, da Amato a Meletti, da Marsan a Postiglione. Docenti universitari ed esperti del Dipartimento della Protezione civile nazionale, tecnici della Regione Abruzzo e molti altri. Il convegno è stato organizzato con il patrocinio dell’amministrazione comunale di Avezzano e dell’Istituzione per le Celebrazioni del Terremoto della Marsica.