Gioia dei Marsi. Una messa solenne in ricordo di tutte le vittime del terremoto del 1915 è stata celebrata questa mattina nella chiesa di Gioia dei Marsi e trasmessa su Rai 1. A celebrarla il vescovo dei Marsi, monsignor Pietro Santoro, affiancato dal parroco di Gioia, don Gabriele Guerra, dal parroco di Lecce, don Vincenzo Piccioni, da don Enzo Massotti, da don Antonello Corradetti, parroco di Aielli e cerimoniere della curia, dai giovani seminaristi e dai diaconi. “Ecco l’agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato”, ha commentato il vescovo durante l’omelia, “il padre stesso rivela l’identità di Gesù, in te ho posto il mio compiacimento. Lo rivela sul fiume Giordano dopo che Gesù accetta il battesimo di riconversione. Un gesto che include la verità più profonda, uomo tra gli uomini, Dio si è impastato con noi. Entrato nella storia, non è più uscito. Gesù non memoria del passato ma è oggi, l’oggi della nostra vita. Ci chiede di incontrarlo nella gioia e di seguirlo verso ogni uomo. Dinanzi a lui ognuno riscopre e riconosce il proprio volto. Occorre operare il rovescio radicale, non una fede tranquillizzante dell’anima, ma la fede che si traduce nella testimonianza integrale del battesimo. Lo esige il nostro battesimo, per essere sempre e comunque uomini nuovi. Carissimi, dove andiamo senza Cristo. Come faremo senza di lui a comprendere l’orizzonte del nostro cammino?”. Il vescovo Santoro, che ha scritto anche un libro sul terremoto del 1915, non ha potuto fare a meno di ricordare questo tragico evento che sconvolse la Marsica intera. “Ci sono le croci dei simboli e le croci dei popoli”, ha continuato il religioso, “il 13 gennaio del 1915 il terremoto sconvolse la Marsica, 30mila vittime, devastazione, lacrime. A Gioia la quasi totalità del popolo sotto le macerie. La ricostruzione lenta e faticosa ebbe come nutrimento la fede forte e generosa della nostra gente, come fu rivelato da Paolo VI nella commemorazione dei 50 anni del terremoto. Carissimi la Vergine santissima ci custodisca nel coraggio di annunciare il Vangelo e con questo la nostra storia e l’oscurità del nostro tempo. Lasciamo che parli solo Dio, solo lui. Non vogliamo più essere viaggiatori smemorati del tempo, ma credenti che testimoniano mitezza e capacità di condivisione. Saremo così parte della grande pagina del libro della santità”. Alla messa, accompagnata dal coro della cattedrale di Avezzano e dal coro della parrocchia di Gioia, hanno preso parte i rappresentanti istituzionali della Marsica, il sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, di Gioia, Gianclemente Bernardini, di Lecce, Gianluca De Angelis, di Trasacco, Mario Quaglieri, il consigliere regionale Lorenzo Berardinetti, i consiglieri regionali Gianluca Alfonsi e Angelo Raffaele, le forze dell’ordine e gli esponenti del comitato del terremoto, Gianni Letta e Giovanbattista Pitoni.