Avezzano. E’ bastata un po’ di neve per creare grossi disagi al traffico e ai marsicani. Strade bianche in tutta la Marsica, raffiche di vento e neve copiose hanno bloccato il territorio. Notte da dimenticare per la Marsica. Le strade principali sono completamente imbiancate e tante sono le auto in panne ferme. Per il maltempo sono stati chiusi alcuni caselli autostradali, come quello di Pescina e quello di Carsoli, ed è stata bloccata la circolazione ai tir. Ad Avezzano molti camionisti sono stati costretti a pernottare davanti al casello. “Solo in Italia accadono queste cose”, spiega un camionista, “viaggio in tutta Europa ma qui basta un po’ di neve per mandare in tilt le autostrade. Sono nel chiedere pedaggi salati sono i più bravi in Italia”. Le Autostrade, nella notte, erano ricoperte da una coltre di neve (vedi foto webcam) e non sono mancate le proteste.
Intanto, su richiesta del Presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio Del Corvo, nella serata del 30 dicembre è stato aperto in Prefettura all’Aquila il tavolo di protezione civile.
Il Prefetto ha riconosciuto l’eccezionalità della nevicata che ha interessato le montagne ad est della provincia. Nonostante i mezzi dell’amministrazione provinciale, 44 ditte esterne incaricate dalla stessa ed un mezzo gentilmente concesso dall’Anas, l’ingente quantitativo di neve che si sta posando sul nostro territorio non permette di tenere aperte tutte le strade, creando condizioni di disagio e di isolamento di alcune frazioni.Da qui la necessità di intervenire in modo coordinato e sotto la sorveglianza della Prefettura che darà le giuste indicazioni per individuare le priorità.E’ stato richiesto, inoltre, l’intervento della Protezione Civile Regionale al fine di rafforzare le forze messe in campo, il Presidente Del Corvo ha aggiornato in serata l’assessore Regionale alla Protezione Civile Mario Mazzocca.Un invito ai cittadini di non mettersi in viaggio in queste ore, se non per necessità impellenti al fine di dare modo ai mezzi spazzaneve di poter lavorare senza bene e, comunque, assicurarsi di avere le necessarie dotazioni invernali.Si raccomanda di evitare i passi oltre i 1.200 metri di altitudine.
Giulia Antenucci
Settimio Colangelo