Celano. Ennesimo botta e risposta tra il Centrodestra e il Partito democratico di Celano. “All’amico, ex consigliere di minoranza Antonello Di Stefano (segretario scrivano del Pd locale)”, attacca il Centrodestra, “diciamo: stai sereno, trascorri in armonia (soprattutto con te stesso) le festività, dedica il tuo tempo ad altro, più utile, piuttosto che ripetere e scrivere fino alla noia le stesse sciocchezze, le stesse offese, le stesse malevole accuse. Fanno venire in mente le chiacchiere da lavandaia isterica alle quali non crede più nessuno, già sentite e lette negli ultimi 5 anni. Il copia incolla del “Di Stefano pensiero” lo conosciamo bene, fin troppo. Retorica allo stato puro. Qualsiasi ricerca sulla Rete, evidenziando i termini usati dall’illustre Statista, dà lo stesso risultato: l’articolo apparso sull’estemporaneo giornalino del PD a firma dello stesso Di Stefano. Quest’ultimo ancora non riesce a comprendere che gli elettori, in generale, non vogliono più sentire le baggianate e le banalità tipo quelle da lui riportate nel richiamato oracolo. Siamo stanchi, anche noi elettori, di chi ci parla per sommi capi di giustizia sociale, di accoglienza, di uguaglianza, di moralità…, di legalità…; luoghi comuni che hanno veramente stancato. Per una volta l’ormai ex Di Stefano potrebbe onorarci di qualcosa di suo, di diverso, di interessante, di veramente utile alla collettività? Almeno una volta, prima che sia troppo tardi, riuscirà a sorprenderci con qualcosa di veramente sensazionale, da farci sussultare sulla sedia, da tenerci inchiodati al “verbo”, stimolando magari una sana, corretta e costruttiva discussione sugli argomenti? (e ce ne sono tanti che meriterebbero maggiore e particolare attenzione). Ne dubitiamo molto. Inoltre, secondo noi, non era opportuno che questi giorni di festività natalizie, da dedicare alla famiglia, alla riflessione, alla fratellanza, all’amore, venissero macchiati dalle solite becere dicerie, cattiverie ed inesattezze (come ad esempio… “gli oltre mille studenti” che secondo il De Stefano frequenterebbero le Scuole medie di Via Fontanelle…..), razzolate a caso un po’ qua e un po’ là. Non ci canti il De Stefanis, per l’ennesima volta, la filastrocca che si recitava ai bimbi prima di andare a letto; la camomilla la vendono, ed anche a buon mercato, perciò non abbiamo bisogno dei pensierini della sera per dormire sonni tranquilli. Nel mirabolante intervento, naturalmente non condiviso ed assolutamente personale, “Una coalizione democratica per il governo della città”, l’ex consigliere oltre a tracciare le linee guida del Pd locale e del centrosinistra, nella forma più allargata, ripete sempre lo stesso ritornello che, pare di capire, è diventato ormai il suo incubo notturno: “la fallimentare esperienza dell’amministrazione Piccone”, con l’aggiunta (a noi peraltro sconosciuta, se non attraverso esposti e volantini) “dell’azione puntuale svolta dal PD di contrasto al modello di governo Piccone con le proposte concrete e alternative (quali?) per la risoluzione dei problemi della città”. Magnifico!!!! Ma non finisce qui. Scorrendo tra le righe si legge pure che “il PD intende recitare un ruolo di protagonista per la costruzione (sic!) di una proposta di governo aperta ai contributi di chi intende profondamente (?) cambiare e rilanciare Celano”. Finalmente!!! Viene da pensare: Ecco qualcuno che dice le cose come stanno. Uno con le palle!!! Nessuno mai si è proposto per cambiare e rilanciare il proprio paese. Verrebbe quindi da chiedersi se fino ad oggi tutti gli ex sindaci ed ex amministratori hanno confuso la Sala Consiliare con la camera da letto, per lunghe dormite o come salotto buono per discussioni di altro genere. Il dubbio è amletico. Per fortuna che il “pensiero forte” dell’ancora per poco segretario del PD ci apre gli occhi e ci “stura” le orecchie. Come al solito. Una domanda, però, a questo punto è d’obbligo: tutti gli altri uomini, le altre donne, le altre forze politiche e sociali di Celano che fino ad oggi hanno recitato un ruolo di primaria importanza per lo sviluppo ed il benessere della nostra Città hanno sbagliato tutto? Non hanno capito nulla di come si amministra la “cosa” pubblica? Ci voleva il De Fantasis…. Eppure di “testimonianze tangibili” dell’impegno profuso da tante persone in questi anni ce ne sono in giro, basta alzare lo sguardo e rendersene conto. Ma ciò, all’ex consigliere non basta. Deve propinarci, anche alla vigilia del nuovo anno (il 2015 è alle porte e con esso le elezioni amministrative), la “lezioncina” sul buon governo, sulla classe dirigente di alto profilo morale (udite gente, proprio lui….), sull’attuazione dei programmi, e chi più ne ha più ne metta. Ben vengano, insomma, le concrete ed alternative proposte, ma che siano il risultato di un pensiero, di una riflessione, di una condivisione collettiva, non il frutto di un “rewind” con affermazioni “scopiazzate” dalle varie leopolde o leopoldine, buone per tutte le stagioni. All’ex consigliere Di Stefano raccomandiamo, prima di mettere in evidenza le sue approfondite conoscenze delle esigenze e dei bisogni dei cittadini e della città, di informarsi sul numero degli studenti che frequentano la scuola media di Via Fontanelle. Salutiamo l’ex consigliere Di Stefano, invitandolo, e non solo lui, a non infastidire più, con narcisi interventi, le recite natalizie dei bambini. Questa cosa, pur se piccola, è di buon senso!