Civitella Roveto. L’intera comunità ha salutato per l’ultima volta Bruno Montaldi, l’operaio di 48 anni residente a Civitella morto domenica in un incidente sul lavoro, nel cantiere della linea B1 della metropolitana a Roma. I funerali si sono svolti ieri nella chiesa di San Giovanni dove ad attendere la salma proveniente dalla capitale c’erano centinaia di persone e la banda del paese. Parole di conforto sono arrivate dal parroco, don Franco Geremia, nei confronti degli anziani genitori Armando e Filomena distrutti dal dolore, della moglie Maria in lacrime. «Il silenzio, il raccoglimento e la preghiera di tutta questa gente», ha affermato il sacerdote durante l’omelia, «è l’omaggio eloquente a un nostro fratello che rimane un esempio per l’intera comunità». Il sacerdote, ha parlato di Bruno Montaldi come «l’uomo della pace, l’uomo del silenzio, l’uomo del sorriso e l’uomo della cordialità. Una persona», ha sottolineato, «che sapeva affrontare le difficoltà con fiducia, coraggio e serenità, che deve essere di esempio per la società, un uomo onesto. In una parola sola», ha aggiunto il parroco, utilizzando una terminologia biblica, «possiamo dire che è stato un uomo giusto. Ho conosciuto Bruno», ha raccontato infine, «ed è difficile ora descriverne le sue qualità, raccontarle in poche parole. Però di una cosa possiamo essere certi: anche se oggi non è più con noi, sicuramente continuerà a vegliare su quei due angioletti che non lascerà mai soli, proteggendoli». L’operaio lascia due figli di 7 e 10 anni. Intanto sul versante delle indagini, è stato disposto dal nuovo pubblico ministero Mario Dovinola un accertamento tecnico preventivo sul luogo dell’incedente dove ha perso la vita l’operaio di Civitella. Il sopralluogo, per accertare lo stato di fatto dei luoghi dell’incidente, è avvenuto in tutta fretta mercoledì alle 19.30. Il nuovo magistrato titolare dell’inchiesta ha sostituito il pm Pietro Pollidori, che si era occupato dell’inchiesta dalle prime ore.