Avezzano. Era stato colpito da una meningite che non fu scoperta in tempo nella Marsica e dall’età di sei anni è rimasto paralizzato. Ora i genitori di un bambino costretto a vivere in condizioni di difficoltà per tutta la vita ha chiesto e ottenuto alla Asl Avezzano Sulmona L’Aquila un risarcimento di un milione e 100mila euro. Lo ha stabilito una sentenza del tribunale civile di Avezzano Francesco Lupia.
Il bimbo, figlio di una coppia di marocchini da anni residenti a Pescina, è tornato dal Marocco con la febbre altissima dopo una visita nel Paese dei genitori. Per circa un mese il bambino è stato ricoverato nella Marsica ma la sua condizione peggiorava progressivamente. E’ stato trasferito così all’ospedale Bambino Gesù di Roma dove gli è stata diagnosticata una meningoencefalite tubercolare. Purtroppo il bambino è rimasto tetraplegico con una grave invalidità permanente.
E’ stata avviata una causa di risarcimento e il tribunale, dopo otto anni di udienze, ha riconosciuto l’imprudenza e l’imperizia dei medici che pur avendo a disposizione esami e accertamenti obiettivi sulla patologia del paziente, avevano sempre fatto una diagnosi errata.
Il tribunale ha quindi accolto la richiesta dei genitori del bambino, per una somma complessiva di un milione e 100mila euro. Tra i legali che hanno preso parte al processo, l’avvocato Roberto Verdecchia, Felice Iannini, Giovanni Marcangeli, Maurizio Radichetti e Gianluca Presutti.