Si rimpallano sulla rete notizie sulla morte di Orema, il camoscio appenninico dell’Area Faunistica di Rovere, gestita dal Comune di Rocca di Mezzo.
Sul posto, è intervenuto prepotentemente il personale del Parco dopo che voci sulla possibile morte dell’esemplare sono giunte per vie traverse.
La gestione dell’Area Faunistica era stata affidata al Comune di Rocca di Mezzo da ormai due anni, il quale avrebbe dovuto provvedere alla manutenzione della recinzione installata dal Parco e dotata di paragatti.
La biologa del Parco, il veterinario ed il personale di monitoraggio naturalistico, hanno rinvenuto la carcassa dell’esemplare, la quale sarà consegnata all’Istituto Zooprofilattico per l’accertamento delle cause di morte. Da un primo esame, il camoscio, che si trovava all’interno dell’area faunistica dal 2008, non presenterebbe segni di aggressione, molto probabilmente si pensa sia deceduto per cause naturali dovute all’avanza età di Orema, quasi 15 anni.
Durante il sopralluogo effettuato dai dipendenti del Parco Sirente Velino si è trovato un buco nella recinzione, che ha fatto sì che una volpe potesse entrare nell’area e si potesse cibare della carcassa dell’animale, deceduto, molto probabilmente, da un paio di giorni. Nessuna segnalazione da parte dell’addetto del comune di Rocca di Mezzo, il quale avrebbe dovuto prontamente avvisare il Comune stesso e provvedere alla riparazione.
Mai si era verificato, durante il periodo in cui il Parco gestiva l’area, che una volpe entrasse nel recinto.
“L’Ente Parco- dice il Direttore Arch. Oremo Di Nino- provvederà in tempi velocissimi all’istallazione di gabbie di cattura per far sì che la volpe avvistata sia catturata e trasportata fuori dall’area”