Avezzano. Sono stati condannati a pene che vanno dai 4 agli 8 anni. Si tratta di quattro delle venti persone coinvolte nell’operazione antidroga denominata «Empty den»: Youssef Bya, condannato dal giudice del tribunale di Avezzano Francesca Proietti a otto anni di reclusione, grazie alla riduzione di un terzo della pena per il rito abbreviato e per il mancato riconoscimento delle grosse quantità di droga, la compagna Renata Petra e Anas Hnida a quattro anni e otto mesi. E’ stato invece assolto Said Yatimenabi perché il fatto non sussiste. L’operazione aveva portato a settembre del 2012 all’esecuzione di venti ordinanze di custodia cautelare di cui dieci in carcere con l’impiego di 150 militari. Durante l’operazione erano state eseguite 26 perquisizioni domiciliari, un sequestro preventivo di due auto utilizzate per l’attività di spaccio e nove dosi di cocaina per un totale di 3,4 grammi, oltre a 16 mila banconote di vario taglio. Nell’abitazione di Bya, sorvegliato speciale con obbligo di soggiorno a Luco dei Marsi, dove era proprietario del bar «Black out» già al centro di una vicenda di sparatoria, era stato rinvenuto un ordigno rudimentale di bomba carta pronto, secondo gli inquirenti, per l’impiego immediato. Gli imputati erano difesi dagli avvocati Roberto Verdecchia, Leonardo Casciere e Mauro Ceci. Per gli altri imputati i procedimenti sono ancora in corso.