Avezzano. Si fa intestare da un anziano paziende della casa di cura dove lavora oltre un milione di euro, ma la Procura sequestra tutti i benni, accusando il dipendente di circonvenzione di incapace. La presunta vittima è un anziano, quasi centenario, originario dell’Aquila, morto circa un anno fa, che dopo il terremoto del 2009 era stato costretto ad abbandonare la sua abitazione e a trasferirsi nella struttura sanitaria residenziale marsicana. I carabinieri della sezione di Polizia giudiziaria della Procura di Avezzano hanno così avviato le indagini ed eseguito un sequestro preventivo emesso dal Gip Paolo Andrea Taviano. Si tratterebbe di un patrimonio immobiliare e mobiliare per oltre un milione di euro. Secondo l’accusa della Procura avezzanese, il dipendente della struttura sanitaria, approfittando delle precarie condizioni fisiche dell’uomo, quasi centenario e affetto da una grave forma tumorale e di altre circostanze socio-ambientali, si era fatto nominare procuratore generale ed erede universale entrando in possesso di tutti i suoi beni. Su richiesta del pubblico ministero Maurizio Maria Cerrato è stato disposto ed eseguito il sequestro preventivo di tre porzioni di un fabbricato che si trova nel centro storico dell’Aquila compresi i mobili, di sei tra conti correnti e libretti di deposito con un saldo attivo di circa 500mila euro, di tre polizze assicurative e di un’auto Porsche, acquistata successivamente.