Tagliacozzo. Le strade e i terreni di Marsia, la principale località turistica e sciistica tagliacozzana, sono di proprietà privata e non fanno capo al consorzio stradale del Comune. E’ quanto stabilisce in sostanza la sentenza emessa dal Commissariato per il riordino degli usi civici in Abruzzo Riccardo Audino. Si torna così, di fatto, a 16 anni fa quando, nel 1998, una causa demaniale era stata iscritta al ruolo per il contenzioso civile tra il Comune, l’amministrazione separata Montagna Curio, e la società Montagna Nuova srl guidata dal presidente pro-tempore, Sandro Fiocco. Secondo la società, infatti, la sentenza “conferma in modo definitivo l’illegittimità del consorzio stradale delle strade vicinali creato dal Comune qualche anno fa sulla base dell’esistenza degli usi civici a Marsia”. La sentenza del Commissario dichiara infatti il proprio difetto di giurisdizione poiché, tutti i terreni, compresi quelli su cui insistono strade e piazze, sono di proprietà privata e non gravati da uso civico. “E ciò”, spiegano dalla srl, “naturalmente oltre all’assenza di strade vicinali nel comprensorio di Marsia, le uniche per le quali il consorzio stradale avrebbe potuto svolgere la manutenzione in base alla legge che regola e costituisce tali consorzi stradali”. Secondo la società di Fiocco, quindi, il consorzio creato dal Comune per cambiare la situazione di stallo che c’è a Marsia da diversi decenni non ha motivo di esistere. Il commissario ha riconosciuto il proprio difetto di giurisdizione in relazione alle domande formulate all’inizio e ha così condannato l’Amministrazione separata, in solido con il Comune, al pagamento delle spese. Sono decine le sentenze che caratterizzano la battaglia legata a questo meraviglioso territorio montano che negli anni ’60 richiamava turisti da tutto il Centro Italia e che ora in una situazione di paralisi socioeconomica.