Maria coltivava i campi mentre Giuseppe lavorava in una fabbrica.
Una mattina Maria si è sentita male proprio mentre stava cavando le patate; allora Giuseppe l’ha portata in una casa abbandona : sulle pareti c’erano crepe e lucertole, era disabitata da circa 15 anni.
Dopo pochi minuti è nato, era un bimbo magico,biondo con la carnagione chiara.
Giuseppe avvisò i parenti.
Dopo un po’ arrivò un parente con un dono per Gesù , si chinò e gli disse: <
Giuseppe lo ringraziò.
Stava passando un signore un po’ triste che aveva un pezzetto di terra vicino al loro.
Si fermò e gli diede due mele e gli disse:<
Camminando lentamente arrivò la mamma di Maria che gli portò una copertina fatta a mano e gli disse:<
I parenti arrivavano sempre di più.
Un bambino con un pantalone marrone e la camicetta uguale arrivò in bicicletta e disse:<
Quel bimbo sembrava un angelo.
Un pastore si avvicinò e gli diede un po’ di lana e disse.<
Infatti nella Marsica c’è molta delinquenza nelle strade.
Arriva un contadino, si inginocchia e senza parlare lo guarda e pensa :<
E senza parlare gli da un po’ di grano e se ne va.
Ogni persona entrata in quella capanna è uscita con una speranza nel cuore, e quella speranza sarà di un mondo migliore perché da grandi non saremo solo cittadini della Marsica e dell’Europa ma saremo cittadini del mondo come Gesù.
Giulia Gasperoni, classe V A, scuola Vivenza Giovanni XXIII di Avezzano