Per sentirlo ancora più vicino mi piace immaginare che Gesù sia nato nella mia terra. E se Gesù fosse nato nella Marsica, come sarebbe andata? Ora vi racconto.
Una notte pioveva molto, soffiava un vento gelido e il cielo era scuro e tempestoso, due persone di nome Maria (che aspettava un bambino) e Giuseppe, stavano guardando la vetrina di un negozio di alimentari.
Questi due giovani erano molto poveri e non avevano niente da mangiare. Giuseppe era rimasto senza lavoro perché la sua fabbrica aveva chiuso e lui, pure essendo un giovane laureato che aveva fatto tanti sacrifici per studiare, non aveva un lavoro e non poteva dar da mangiare alla sua famiglia. Maria e Giuseppe avevano intenzione di andare all’estero e guardando questa vetrina immaginavano la loro vita più serena.
Ad un tratto Maria senti tanto dolore e strillò, la gente si avvicinò e vide una pozza di sangue. Giuseppe era molto agitato perché, non sapeva cosa fare e sopratutto aveva paura del futuro, ora che suo figlio stava nascendo.
Il bambino nacque e lo chiamarono Gesù; Tutta la gente portò qualcosa per Gesù, per nutrirlo e coprirlo. Passò qualche anno, Gesù cresceva bella e molto buono, era un bambino speciale che aiutava tutti e andava in giro per il paese per aiutare gli altri, anche chi non conosceva. Gesù salvò due bambini che stavano morendo e aiutò tanti bambini, che si trovavano in un orfanotrofio, a trovare famiglie con le quali vivere.
Quando la gente vedeva Gesù pensava che era un bambino che non voleva far niente e che era un barbone, perché era nato e viveva per strada tra i poveri. Invece Gesù, era un bambino dolce, bello e speciale.
Quando incontravi Gesù tutto diventava più bello, sembrava che i fiori fossero più colorati, il cielo più splendente, il canto degli uccelli più melodioso e la vita diventava più facile perché dimenticavi tutti i problemi. Noi pensiamo che sarebbe bello incontrare veramente un “bambino speciale” che ci faccia vivere con serenità.
Classe V B, scuola di Lecce nei Marsi