Avezzano. «Proteggere le donne dalla violenza è questo l’obiettivo del comune di Avezzano» spiega il sindaco Giovanni Di Pangrazio, che in questi anni si è dimostrato un punto di riferimento importante per tutti i progetti di sensibilizzazione e prevenzione nati nel comune e nell’intera Marsica. E’ appena terminato il progetto “Oasi 8 Marzo”, finanziato dal dipartimento delle pari opportunità del Ministero, che ha consentito di consolidare sul territorio il Centro Anti Violenza di Avezzano, attivato in via sperimentale il 10 gennaio 2011 dalla Croce Rossa Italiana. Il comune di Avezzano è stato capofila dei 37 Comuni marsicani e, insieme alla Croce Rossa Italiana, la Provincia dell’Aquila, la Asl1, la Prefettura e il Tribunale di Avezzano ha sostenuto e promosso la preziosa attività dello sportello anti violenza. «La polizia municipale, che rappresenta il delicato terminale sul territorio dell’amministrazione comunale – spiega il sindaco Di Pangrazio -, è stata specificatamente formata per gestire le situazioni delicate di violenze domestiche e, più in generale, per tutelare le donne vittime di violenza. Le donne – conclude il sindaco -, sottratte a situazioni domestiche poco sicure, vengono spostate in ‘case rifugio’ interamente sovvenzionate dal Comune di Avezzano». La giornata contro la violenza sulle donne è «un’occasione importante per riflettere su un fenomeno che, purtroppo anche nel nostro territorio, ha assunto le dimensioni di una vera emergenza sociale – dichiara l’assessore alle pari opportunità del comune di Avezzano, Patrizia Petricola – e che va affrontato tempestivamente attraverso il coinvolgimento di tutti, cittadini ed istituzioni. E’ fondamentale fare in modo che, specialmente nei giovani, maturi una sensibilità diffusa sul tema della violenza, intesa non solo come violenza fisica, ma anche come annientamento della donna nella sua identità! E’ dai giovani che occorre ripartire – aggiunge la Petricola – per il necessario cambiamento culturale di cui si ha bisogno! Non possono esistere giustificazioni o tolleranze per le condotte che ledono i diritti e la dignità delle donne e per questo ognuno di noi ha l’obbligo di intervenire, secondo i propri ruoli, competenze o responsabilità, per fare in modo che le donne, vittime di abusi e di ingiustizie, siano in grado di ribellarsi coraggiosamente – conclude l’assessore -, riuscendo a costruire e a difendere nuovi spazi di autonomia, nuove visioni del mondo!» Il Centro Anti Violenza di Avezzano, in via Corradini, 248 «è sempre aperto – comunica la presidente della CRI, Maria Teresa Letta -, lunedì e venerdì mattina e mercoledì pomeriggio». Una messa in ricordo di tutte le vittime delle violenze e poi un convegno e un aperitivo. Così la commissione pari opportunità di Sante Marie ha deciso di ricordare oggi la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. L’appuntamento è alle 16.30 nella chiesa del Sacro Cuore dove verrà celebrata una messa. Alle 17 poi la presidente della commissione, Simonetta Lattanzi, accoglierà tutti alla sala don Beniamino dove ci sarà l’incontro “Il rispetto è un tuo diritto, ma anche un tuo dovere”. Parteciperanno il sindaco Lorenzo Berardinetti, la dirigente scolastica, Patrizia Marziale, padre Carmine Terenzio, la psicologa Daniela Senese e l’avvocato Alessandra Sucapane. Interverrà il cantautore Danilo Sacco. La giornata internazionale contro le violenze sulle donne, il 25 novembre, nasce da un triplice omicidio; tre donne morte per la libertà e la democrazia. Un problema, quello del femminicidio, “che non affligge solo la nostra società ma il mondo intero – ha sottolineato la Coordinatrice Provinciale delle Democratiche PD Gilda Panella. “Sin dall’inizio del mio mandato, con le Democratiche elette nel coordinamento provinciale, abbiamo determinato il nostro impegno assoluto a mettere in campo prassi ed iniziative importanti per dare la giusta attenzione all’evidente aumento della violenza femminile. Un processo necessario per portare un cambiamento culturale che induca una diversa visione della donna e della differenza di genere, intesa, non più come diversità, ma come ricchezza.Iniziative pubbliche tenute nell’intera provincia ci hanno consegnato il ritratto di una società matura e consapevole del tema e della gravità della condizione femminile nel nostro Paese”. Da queste considerazioni nasce,nel 2013,il progetto delle democratiche provinciali: ” Una targa per la vita “. Lo scorso anno, targhe contro il femminicidio sono state poste nelle Aule consiliare dei comuni di L’Aquila e Avezzano e l’otto marzo 2014 a Pizzoli; segnali importanti da parte delle Istituzioni locali atti a sensibilizzare maggiormente il tema. “Altre targhe troveranno posto nei prossimi giorni all’interno delle sale consiliari, prosegue la Coordinatrice Provinciale Gilda Panella,“le democratiche Anna Maria Bacchetta e Simona Ciaccia Cerone di Celano stanno lavorando al progetto nel proprio comune, così come a Corfinio l’impegno è seguito da Maria Silvia Di Giovanni e a Barrea da Anna Musilli. “Ringraziamo le amministrazioni per aver voluto accogliere la nostra richiesta; siamo consapevoli che la targa non rappresenta una soluzione, ma di certo è un segnale importante di solidale vicinanza delle Istituzioni alle donne, un messaggio di civiltà che parte dai luoghi istituzionali.” Un impegno morale nei confronti di tutte le donne vittime di violenze perché nessuna donna debba mai più sentirsi sola davanti a qualunque forma di violenza”. In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25
novembre, il Coordinamento Pari Opportunità della UIL Abruzzo, contribuendo alla sensibilizzazione verso questo inaccettabile fenomeno, propone, a tutte le donne che si recheranno presso le loro sedi, un questionario sull’autovalutazione del rischio. Il test verrà distribuito con il solo intento di informare sull’esistenza di strumenti idonei ad identificare le possibili situazioni di rischio. Non si chiede la compilazione dello stesso nelle sedi sindacali.
novembre, il Coordinamento Pari Opportunità della UIL Abruzzo, contribuendo alla sensibilizzazione verso questo inaccettabile fenomeno, propone, a tutte le donne che si recheranno presso le loro sedi, un questionario sull’autovalutazione del rischio. Il test verrà distribuito con il solo intento di informare sull’esistenza di strumenti idonei ad identificare le possibili situazioni di rischio. Non si chiede la compilazione dello stesso nelle sedi sindacali.