Avezzano. E’ stato ascoltato dal giudice Stefano Venturini un altro ex assessore all’Urbanistica, Antonio Di Fabio, teste della difesa, che ieri mattina si è presentato davanti al del tribunale di Avezzano per il processo sulla presunta truffa del nuovo municipio, nell’ambito del Contratto di quartiere. Per la vicenda sono accusati di truffa aggravata l’ex assessore all’Urbanistica, Vincenzo Ridolfi, il tecnico Massimo De Sanctis, il professionista Paolo Santoro e l’imprenditore Goffredo Mascitti. Il processo a Ridofi è stato aggiornato al 3 dicembre, mentre per gli altri imputati, con rito abbreviato, compariranno a marzo davanti al giudice Maria Proia. Di Fabio aveva ricoperto l’incarico nell’esecutivo in diverse fasi durante l’amministrazione guidata dall’ex sindaco Antonio Floris, rimasto in carica per due mandati. Ha poi sottolineato, come sostenuto dagli altri testimoni ascoltati nella precedente udienza (Aureliano Giffi, Iride Cosimati e Maurizio Bianchini) che durante la firma degli atti amministrativi e delle delibere riguardanti il progetto tutti sapevano ciò che si stava approvando smentendo di fatto la posizione dell’ex assessore Lillino Ferreri che aveva sminuito il ruolo degli assessori e che venissero fatte delle riunioni di giunta lampo. Ha parlato poi del progetto dalle prime fasi in cui fu ideato, dall’amministrazione Spallone, fino ai tempi più recenti in cui con Floris fu approvata la variante. Nelle udienze precedenti sono stati ascoltati altri amministratori tra cui l’ex sindaco Antonio Foris. I testimoni sono stati interrogati dagli avvocati difensori di Ridolfi, Roberto Verdecchia e Alfredo Iacone, poi dal pubblico ministero Maurizio Maria Cerrato e dal legale del Comune (che si è costituito parte civile), Leonardo Casciere.