Celano. “Il valore della collaborazione e delle reti pubbliche e private per lo sviluppo della destinazione del territorio”, nell’ambito del progetto marketing territoriale dell’area Gran Sasso – Velino, è il tema trattato, ieri sera, nel workshop tenutosi a Celano, nella sala conferenze dell’hotel “Il rifugio”. L’incontro è stato organizzato dall’associazione “Borghi autentici d’Italia” (associazione costituita da una rete di piccoli e medi Comuni e organismi territoriali italiani, con l’obiettivo di migliorare il contesto locale e la qualità della vita delle loro comunità), in collaborazione con il “Gal terre aquilane” (gruppo di azione locale) e “European academy for rural territories hospitality” (rete europea per una governance territoriale multilivello). Il progetto marketing territoriale dell’area Gran Sasso – Velino è finanziato dal psl (piano di sviluppo locale), nell’ambito del psr (piano di sviluppo rurale) della Regione Abruzzo. Dopo le due serate di L’Aquila e Avezzano, il testimone del workshop di ieri sera a Celano, individuato dall’associazione “Borghi autentici d’Italia”, Fausto Faggioli, ha sottolineato “l’importanza della collaborazione fra gli operatori, i cittadini e la pubblica amministrazione, nel progetto di marketing territoriale. Una collaborazione che consente di rispondere alle sfide sociali ed economiche e che è tipica di quei territori e di quelle comunità che ce la vogliono fare. La nuova programmazione europea 2014-2020 – ha continuato il relatore del seminario, Fausto Faggioli – impone decisamente questo cambio di marcia: una individuazione congiunta degli obiettivi e dei risultati da raggiungere, chiari e misurabili; un disegno comune dello sviluppo che è necessario e coerente con il nostro territorio; una spinta forte al superamento degli ostacoli che limitano la collaborazione fra il pubblico e il privato. Il territorio si è sviluppato, nel corso della storia, attraverso il costante dialogo tra l’uomo e la natura. Oggi, la nostra civiltà tecnologica ha ormai abbandonato il territorio, con il risultato di generare impoverimento e insostenibilità sociali, economiche e ambientali. Non si può stare bene da turisti in luoghi dove non si sta bene da residenti: i servizi che rendono accogliente un luogo per i turisti che lo visitano sono gli stessi servizi che lo rendono vivibile per le persone che lo abitano”, ha concluso la sua relazione Faggioli, al termine del seminario. Antonio Salvi